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Apre il giardino medievale di Torino

Rendering del giardino Il 4 luglio 2011 s’inaugura il nuovo Giardino Medievale di Palazzo Madama a Torino ospitato negli spazi del fossato. Il progetto rientra nell’ambito del più ampio progetto “Giardini e Parchi Storici” e nasce dall’intento di sfruttare le grandi potenzialità di uno spazio a cui, dalla riapertura di Palazzo Madama, non era stata ancora destinata una specifica connotazione. La Fondazione CRT è il principale finanziatore privato del grande progetto di restauro, recupero e valorizzazione dello storico edificio, cui ha destinato complessivamente quasi 15 milioni di euro in interventi strutturali e attività museali. Le prime notizie sul giardino del … Leggi tutto

Rendering del giardino
Rendering del giardino

Il 4 luglio 2011 s’inaugura il nuovo Giardino Medievale di Palazzo Madama a Torino ospitato negli spazi del fossato. Il progetto rientra nell’ambito del più ampio progetto “Giardini e Parchi Storici” e nasce dall’intento di sfruttare le grandi potenzialità di uno spazio a cui, dalla riapertura di Palazzo Madama, non era stata ancora destinata una specifica connotazione. La Fondazione CRT è il principale finanziatore privato del grande progetto di restauro, recupero e valorizzazione dello storico edificio, cui ha destinato complessivamente quasi 15 milioni di euro in interventi strutturali e attività museali. Le prime notizie sul giardino del castello di Torino risalgono al 1402, con i documenti che registrano le spese per l’ingrandimento dell’edificio durante il governo di Ludovico principe d’Acaia (1402-1418), che dedicano molto spazio alle Opera viridaria (arredo verde). Nel nuovo spazio è prevista la messa a coltura delle piante e delle specie vegetali citate nelle carte antiche e, accanto a queste, verranno inserite anche piante e erbe non specificatamente descritte nelle fonti, ma certamente presenti nei giardini medievali tra Italia e Francia, in base alle indicazioni fornite dai trattati di agricoltura e piante medicinali del XIV e XV secolo. (10/06/2011)

-Gianfranco Nitti-

 

Info: www.palazzomadamatorino.it; www.fondazionetorinomusei.it

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