“Qui, in questa terra, sono nato. A Cracovia, ho passato la maggior parte della mia vita (…) Qui ho anche ricevuto la grazia della vocazione sacerdotale (…). Ed è in questo luogo che, nella Cattedrale di Wawel, sono stato consacrato vescovo”. Queste le parole di Karol Wojtyla che ha mantenuto un legame fortissimo con la sua Polonia durante tutto il pontificato.
Cracovia è il capoluogo della regione Malopolska, situata nella parte meridionale dello Stato, al confine con la Repubblica Slovacca.
L’Ufficio Turistico Polacco ha ideato un itinerario nella regione, un’occasione per conoscere i luoghi e la storia del papa polacco, seguendo un percorso storico, religioso e culturale insieme.
Il tour si può intraprendere in autonomia o affidandosi ai tour operator e alle organizzazione segnalate sul sito del Turismo della Polonia. L’itinerario comincia da Wadowice dove si visita la casa-museo in cui è nato Wojtyla. Nella piazza principale, intitolata al suo nome, si trova la Basilica della Madonna del Perpetuo Soccorso in cui Karol fu battezzato.
Il percorso prosegue verso Kalwaria Zebrzydowska, sulla strada per Cracovia, dove si incontrano il santuario mariano in stile prebarocco, il Convento dei Padri Bernardini e la via crucis di Kalwaria che nel 2002 ha ospitato le ultime tappe del pellegrinaggio del Santo Padre in Polonia: alla Madonna di Kalwaria il Papa affidò il destino di tutta la Chiesa.
Percorsi tra le montagne care a Papa Wojtila
A Cracovia, capoluogo della regione, si visitano il Palazzo Arcivescovile, in cui Giovanni Paolo II risiedeva durante i suoi pellegrinaggi e il Santuario della Divina Misericordia di Lagiewniki. Altro punto di interesse turistico-religioso è il Centro di Giovanni Paolo II “Non abbiate paura!” fondato nel 2006. Il Centro rientra tra le proposte dello specifico tour all’interno della città denominato “Senteri di Giovanni Paolo II”.
Stary Sacz, nella regione Sadecczyzna, era una delle località predilette da Wojtyla durante il periodo di cardinalato. Qui si recava abitualmente nel monastero medievale delle suore Clarisse fondato da Santa Kinga e nel parco “Blonie”. Qui è possibile visitare uno storico altare e il Centro di Pellegrinaggio di Giovanni Paolo II.
Nel 2003, in occasione del 25° anniversario del pontificato del Papa polacco, sono stati realizzati e segnati i Percorsi Papali su tutte le catene montuose della Malopolska, per commemorare le lunghe passeggiate in montagna di Wojtyla, ricomprese nell’itinerario nella regione di Podhale: il Santuario della Madonna Regina di Podhale di Ludzmierz, 4 chilometri a ovest di Nowy Targ, fu più volte meta di pellegrinaggio da parte del Papa che nella chiesa neogotica amava soffermarsi davanti all’immagine della Madonna di Ludzimierz.
Auschwitz, per non dimenticare
Proseguendo per pochi chilometri si arriva a Zakopane con il Santuario della Madonna di Fatima di Krzeptówki e il monumento a dedicato al Papa; la valle Chocholowska e il sentiero delle escursioni di Giovanni Paolo II nei Tatra; il santuario di Sant’Adalberto; le piste da sci di Krokiew e la cappella nascosta fra gli abeti della Madonna delle Nevi a Wiktorówki. L’itinerario si chiude con una visita al campo di sterminio di Auschwitz che Giovanni Paolo II era solito ricordare durante le sue visite nella terra natale.
“Auschwitz è la resa dei conti con la coscienza dell’umanità, attraverso questa lapide. Che ricorda le vittime delle varie nazioni. Auschwitz non è un posto che si possa esclusivamente visitare. Durante le visite bisogna pensare con paura a dove si trovino i confini dell’odio”, furono le parole pronunciate dal Papa durante il pellegrinaggio nel 1979.
Info: www.cracovia-viaggi.com; www.polska.travel/it