A Madrid, in Calle Cuchilleros, a pochi metri dalla scalinata che conduce alla Plaza Mayor, un ristoratore ha scritto bene in vista: “Hemingway never ate here” (Hemingway non ha mai mangiato qui). Una spiritosa precisazione o anche una reazione nei confronti delle località, alberghi e locali vari, ricordanti, con foto o altre memorabilia, che “Hemingway è stato qui”.
Innumerevoli, infatti, le segnalazioni dell’avvenuto passaggio o soggiorno di ‘Papa’ (così lo chiamava Fernanda Pivano, mia ‘prof’ di storia al liceo eppoi traduttrice nonché cara amica e confidente di Hemingway), inferiori soltanto alla dovizia di targhe, lapidi e monumenti sciorinate in Italia per ricordare che Garibaldi “è stato qui”.
Lo scrittore americano e i suoi “luoghi”
Ma quanto a varietà geografica, posti e luoghi del mondo, l’americano premio Nobel per la Letteratura 1954 la vince sul nostrano Eroe sia pur dei Due Mondi (ancorché il Peppino – oltre alle infinite “attestazioni di presenza” nello Stivale, possa vantare un monumento e targhe varie nella natia Nizza nonché altri ‘attestati di presenza’ a New York, sud America e financo in Nicaragua).
In compenso Hemingway, volete mettere?, “è stato”, e si cita solo una minima parte delle sue trasferte giornalistico-letterarie: a Venezia (quanta gente sarà mai entrata ‘nel suo nome’ all’Harry’s Bar?) e a Parigi (ricordi in bar e bistrots della Avenue George V); in Africa (a Nairobi, suoi ricordi al New Stanley hotel) e ovviamente negli States, a Key West, Florida (ogni anno, il 4 luglio, si svolge un Contest per eleggere un suo sosia); a Cuba (quanti Mojitos e Daiquirì saranno stati ammanniti dai tempi delle sue mitiche sbronze alla Bodeguita del Medio e al Floridita, ça va sans dire oggidì ricolmi di ricordi dell’autore di ‘Il Vecchio e il Mare’?).
Una “Guia” (guida) personalizzata
Ma se si parla di Ernest Miller Hemingway come cantore, musa, per non dire grande ‘pierre’ di una città e di una terra (finite le colossali bevute e le emozionanti corride, Papa andava a Burguete, nel nord della Comunidad, a cercare relax pescando trote) Pamplona con i suoi Sanfermines (la Feria che si celebra dal 6 al 14 luglio, conosciuta in tutto il mondo appunto grazie a Papa) costituisce l’esempio più intrigante. E la capitale della Navarra, riconoscente per la immensa popolarità procuratale, ha onorato Hemingway con attestati e attenzioni a dir poco sontuosi (pochi personaggi posso vantare due monumenti nella stessa città: Ernest a Pamplona ne ‘possiede’ uno davanti alla Plaza de Toros e un altro all’interno del Cafè Iruña). Non solo. Recentemente è stata stampata una corposa “Guia Hemingway” riportante le vicende del più illustre visitatore ‘pamplonica’, evidenziate con segnalazioni e targhe lungo un itinerario, un percorso, (in inglese Way) che la fantasia del grafico propone come Heming’way’.