Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Roma si allontana

È lontanissima nel tempo, la Capitale. Fondata il 21 aprile dell’anno 753 a.C., l’Eterna ha compiuto pochi giorni fa il suo 2764° compleanno. Ma è vicina al cuore di tutti, pur allontanandosi nella memoria

Lupa Capitolina, V secolo a.C., Musei Capitolini
Lupa Capitolina, V secolo a.C., Musei Capitolini

Quando Roma si allontana dall’immediatezza del ricordo e si sfuma, va molto meglio. Allora diventa la città che i nostri occhi hanno visto. Non che avrebbero voluto vedere, ma che proprio hanno visto. Roma si apprezza meglio quando diventa una sovraimpressione di se stessa, nel senso che si passa sopra alle emozioni estemporanee e alle suggestioni e si arriva alla visione oggettiva, che è diversa rispetto a ciò che, quando siamo lì, si imprime nei nostri sensi.

Ripensando a Roma, ci si accorge di quante volte si deve alzare la testa per guardare. Pensateci. È tutto in alto, tutto sopra le vostre teste, anche nelle catacombe. Dovete sollevare lo sguardo, inevitabilmente, per cogliere la realtà. Roma fa rivivere in ogni modo le sensazioni dell’infanzia. Ci si sente piccoli di fronte a ciò che ci sovrasta, giovani per l’età di ciò che ci circonda, sorpresi di fronte alle vestigia di una grande potenza estinta, rassicurati come italiani da ciò che siamo stati, depressi, sempre in quanto italiani, per ciò che non siamo più.

Voi direte che ci sono molte città che è piacevole ricordare, e in fondo è per questo, per imprimersi nell’anima nuove immagini da contemplare negli anni a venire, che si viaggia.

Città alta e nobile. Una vera Madre universale

Il Colosseo
Il Colosseo

Sì, certo, sarà pure così, ma nessun luogo (forse proprio perché siamo italiani) è portatore di una memoria così ancestrale e interiore come lei, come Roma, che è in tutto e per tutto una madre. E come una madre la si ama e la si odia e la si vorrebbe più vicina o più lontana, in un conflitto di passioni che non si può mascherare con l’indifferenza.

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Roma è la mamma nel ricordo che abbiamo di lei quando eravamo bambini. Vi ricordate quando alzavate gli occhi per vedere il volto più bello del mondo? Questo io provo quando guardo le colonne nel Foro, il Colosseo, il Cupolone e soprattutto la volta della Cappella Sistina. Penso a com’era alta e fiera la mia mamma, e al fatto che allora mi sembrava impossibile pensare che un giorno sarei diventata così alta. Ed è stato così. Non sono mai diventata grande come lei, che nella mia mente sarà sempre fiera e irraggiungibile come lo è Roma ogni volta che la penso. (02/05/2011)

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