Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Un Salone del Mobile “tentacolare”

Dove tentacolare sta per le appendici cittadine all’esposizione madre della Fiera di Rho-Pero. Appendici che occupano diversi spazi di Milano, con proposte artistiche e di design affidate ai maggiori protagonisti del ramo. Ne beneficiano, in ogni senso, luoghi noti e meno noti

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La “Green Tower” di Carlo Colombo negli spazi dell’Università degli Studi

Tra design e arte non c’è più confine e ogni anno lo ribadisce con più clamore il Salone del Mobile di Milano; l’unica fiera, a detta di molti, che ha ancora un senso nell’era di internet. E di certo non è per la funzionalità dei nuovi padiglioni, né per la buona organizzazione interna.

Quello che rende il cinquantenne Salone atteso, aggregante e internazionale, è il “Fuori Salone” con i frizzanti eventi sparsi per le strade, che trasformano la città in un’enorme galleria d’arte.

Milano sembra un’altra: si scoprono giardini segreti, quartieri fascinosi e ignorati. Improvvisamente ti trovi davanti a un edificio con una nuova faccia, ti imbatti in un giardino imprevisto, ti fermi in un’oasi di relax cresciuta per incanto in mezzo al traffico.

Vie e piazze “arredate” con fantasia

Un Salone del Mobile "tentacolare"
“Twirl” di Zaha Hadid nei cortili della Statale

In piazza Scala una griglia-alveare dorata circonda il monumento a Leonardo da Vinci. All’Università Statale, in uno dei labirintici cortili, ti imbatti in un enorme vortice di ceramica; nel cortile più grande accanto a una casa di marmo, c’è un’avveniristica torre di quattro piani con all’interno un giardino verticale. In un angolo, poltrone dal sapore afro creano un salotto sul prato, che invita alla conversazione. Dietro a tutto questo non c’è solo la grande creatività – fine a se stessa – di sommi designer, ma anche la voglia di raccontare come cambia il mondo, cosa può fare la ricerca dei materiali, come si può riuscire a integrarsi in contesti diversi, come si può evitare di “ferire” la natura. E tutti a Milano vogliono partecipare alla kermesse, essere presenti in qualche modo. Soprattutto “quelli della moda”, abituati a gestire le vie del centro. Anche se non hanno una collezione “home”, vogliono esserci con qualcosa, dallo sgabello al vaso di fiori, all’installazione. E non sempre quello che propongono è indovinato. (14/04/2011)

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