Lunedì 25 Novembre 2024 - Anno XXII

Quando non esistevano ancora le guide turistiche, erano gli osti o i garzoni delle taverne a dare indicazioni sulle “cose notabili” da visitare. Poi fu la volta dei cocchieri. Si prendeva a noleggio una carrozza e il tour aveva inizio, come a bordo di un moderno pullman

Il tour si fa in carrozza

 

Nel Seicento il marchese Vincenzo Giustiniani, pronto e generoso nel dispensare raccomandazioni e suggerimenti per aspiranti viaggiatori, li consigliava dicendo: “assoldate una guida se volete vedere tutto ciò che val pena di vedere”. Molto spesso, a indicare i luoghi, i monumenti e i percorsi più interessanti e caratteristici di una specifica realtà territoriale era la gente comune del posto. Il Giustiniani esortava i turisti a rivolgersi, infatti, ai “Padroni e Garzoni dell’alloggiamento” per essere informati sulle “cose notabili del luogo che son degne di essere vedute”. Non tutti, però, si accontentavano delle indicazioni e delle notizie che davano osti e camerieri, ma prendevano a noleggio una carrozza per girare la città e i luoghi limitrofi, e ingaggiavano un “Accompagnatore” capace di condurli nell’osservazione e narrazione dei monumenti e paesaggi più rappresentavi e ammalianti. Talvolta era anche lo stesso Cocchiere ad assolvere la funzione di guida turistica. (21/03/2011)

 

* socio dell’Associazione Guide Turistiche Regionali di Puglia

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