Sono passati esattamente dieci anni dalla morte di Giorgio Bassani. Bolognese di nascita, ma figlio di ferraresi della borghesia ebraica, l’autore di classici della letteratura contemporanea come “Il giardino dei Finzi Contini” e “Gli occhiali d’oro” è al centro di due itinerari, uno a piedi, l’altro in bicicletta, a Ferrara, nei luoghi della sua vita e dei suoi racconti.
Le visite guidate e gratuite (compreso il noleggio della bici) si svolgeranno da domenica 18 a mercoledì 21 aprile in occasione di una inedita manifestazione attesa da sabato nella città estense: la “Festa del Libro ebraico in Italia“. Concerti, tavole rotonde, film, incontri con gli autori esploreranno il rapporto esclusivo che gli ebrei hanno con il testo scritto, a partire da Ferrara dove è ancora molto vivo e sentito l’antico legame della città con il suo retaggio culturale ebraico.
Sulle tracce di Bassani: tra ghetto e sinagoghe
Il breve itinerario a piedi porta nel cuore del ghetto. Oltre a far visitare i monumenti più significativi della presenza ebraica a Ferrara, il percorso dà una particolare importanza ai luoghi maggiormente collegati a Giorgio Bassani.
Tra essi eccellono tre riferimenti: la ex scuola ebraica di via Vignatagliata (ora ricordata da una lapide) in cui nel ’38 il giovane scrittore iniziò il suo magistero a favore degli alunni ebrei espulsi dalle scuole di stato; le lapidi che fiancheggiano la porta d’ingresso della Comunità ebraica poste da Bassani al centro del suo racconto Una lapide di via Mazzini; e l’ampia sala, al piano superiore dell’edificio, dove si trovava il tempio italiano, vale a dire la sinagoga nella quale Giorgio e Micol, protetti dai grandi scialli di preghiera paterni, si lanciavano gli sguardi d’intesa resi celebri da Giardino dei Finzi-Contini.
Itinerario Bassani: la casa, le mura, il giardino, l’orto degli Ebrei
Partendo dal centro città ci si ferma di fronte alla casa dove fu immaginato lo studio del dottor Faticati (Occhiali d’oro).
La seconda tappa è casa Bassani, resa visivamente nota dal film di Vittorio De Sica. Il giardino dei Finzi-Contini. Appena dietro l’angolo vi sono i campi da tennis dove, prima delle leggi razziali, Bassani giocava con un altro grande ferrarese: Michelangelo Antonioni. Si passa poi alle mura – grande patrimonio artistico della città – percorrendole sia in basso, sulla ciclabile, sia in alto sul bastione da dove si gode una suggestiva visione del cimitero ebraico (un tempo noto come «orto degli ebrei»).
Entrati nel cimitero, si rende omaggio, nel decennale della scomparsa, all’appartata tomba di Giorgio Bassani, caratterizzata dalla stele funebre di Arnaldo Pomodoro.
L’itinerario continua raggiungendo il grande spazio della Certosa (ricordata in Gli ultimi anni di Clelia Trotti), per poi andare alla «ricerca del giardino perduto. «Il giardino di casa Finzi-Contini non è mai esistito in fondo a corso Ercole d’Este […] Sulla sinistra al di qua delle mura, esisteva però lo spazio verde di cui ho scritto, che avrebbe potuto accoglierlo». Percorrendo Ercole d’Este si arriva alla ex sede del Liceo Classico, la scuola frequentata da Bassani che gli ha ispirato il romanzo Dietro la porta. L’itinerario si conclude in Corso Martiri della Libertà, davanti al muretto del Castello. Qui sorge la lapide che ricorda le undici vittime della strage fascista rievocate in Una notte del ’43, racconto trasportato sugli schermi da Florestano Vancini.
Libri e cucina Kosher
La manifestazione, promossa dal Meis, Museo nazionale dell’Ebraismo italiano e della Shoa, attivo a Ferrara dal 2008 trasformerà il chiostro di san Paolo in una grande libreria. Più di 1500 titoli di autori o temi ebraici potranno essere consultati o acquistati, bevendo e assagiando le specialità della cucina Kosher.
Nel Salone d’Onore del Municipio sarà invece allestita fino al 30 aprile una mostra di opere rare dell’editoria ebraica a cura di Gadi Luzzatto Voghera. Incunaboli e cinquecentine finalmente visibili dopo essere rimasti a lungo chiusi nelle biblioteche svelano. Importante il ruolo centrale che l’Italia e i suoi stampatori hanno avuto nel campo dell’editoria. Si va dal rotolo pergamenaceo al codice rilegato e al testo manoscritto è a Reggio Calabria che si stampa nel 1475 il primo libro ebraico al mondo.
Itinerari bassaniani
La festa uscirà anche in strada, con gli itinerari bassaniani (per info su orari e per prenotarsi: www.itinerando.it). La visita in bici, il mezzo di trasporto principe di Ferrara, è organizzata solo nella giornata di domenica 18 aprile (ore 10.00-12.00-14.00-16.00). Si parte nel centro storico dall’Infopoint al Chiostro di S. Paolo per poi fermarsi di fronte alla casa abitata dallo scrittore. Poi si prosegue verso i campi da tennis dove Bassani giocava insieme a Michelangelo Antonioni.
Il cuore del percorso sarà la visita al cimitero ebraico, una volta detto l’Orto degli Ebrei, in via delle Vigne. Qui si trova la stele in bronzo dello scrittore disegnata da Arnaldo Pomodoro.
Non è necessario prenotarsi per partecipare all’itinerario a piedi proposto più volte al giorno da domenica a mercoledì. La passeggiata sarà incentrata su una visita più approfondita delle sinagoghe e del ghetto, istituito dal governo pontificio nel 1627 una volta terminato il dominio estense. Le visite saranno intervallate anche da momenti di lettura dei brani tratti dalle opere dello scrittore ferrarese.