Lunedì 6 Maggio 2024 - Anno XXII

Dalla Bassa Padana a Rio de Janeiro

Tra Ferrara e Bologna, Cento è una delle capitali mondiali del Carnevale. Un’antica tradizione immortalata anche nei dipinti del suo artista più famoso

Un momento della parata
Un momento della parata

Si dice Cento e subito si pensa al pittore Guercino e al Carnevale. Arte e divertimento caratterizzano questa bella cittadina in provincia di Ferrara e si fondono insieme, secondo un’antica tradizione che il famoso artista del Seicento aveva immortalato in un affresco rappresentando “il Berlingaccio”, una maschera locale. Il Carnevale d’Europa è gemellato dal 1993 con il carnevale di Rio de Janeiro ed è diventato un fenomeno di costume sotto l’egida del patron Ivano Manservisi, “deus ex machina” eclettico e vulcanico.

Nelle cinque domeniche di festa (31 gennaio e 7-14-21-28 febbraio con ingresso a 15 euro) il centro storico di Cento, è pronto ad animarsi di colori, musica carioca e tanta gente. Le strade del centro storico attirano oltre 350 mila presenze e si trasformano per dare vita ad un evento di respiro internazionale che quest’anno festeggia le 21 candeline di successo, anche come veicolo di cultura, economia e promozione del territorio coinvolto.

Alla base di così tanto successo ci sono i maestosi carri in cartapesta costruiti dalle sei Associazioni carnevalesche della cittadina. Sono delle vere e proprie opere d’arte gigantesche che possono raggiungere una larghezza di 6 metri e una lunghezza ed altezza anche di 20 metri, dotate di complessi ed ingegnosi marchingegni meccanici e idraulici che competono fra loro per conquistare il Primo Premio della manifestazione.

Da Cento nessuno torna mai a mani vuote

Uno degli altissimi carri di cartapesta
Uno degli altissimi carri di cartapesta

Non ci sono solo sfilate e maschere nel piccolo centro ferrarese. Il carnevale si trasforma in uno spettacolo unico, anche grazie alla sua particolarità: il “gettito”, ovvero il lancio di doni dai carri in parata verso una trepidante marea di mani alzate (palloni, caramelle, cioccolatini, peluche e gadget vari in grande quantità). Da qui il famoso motto del Carnevale di Cento: “Nessuno torna a casa a mani vuote”.

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L’altro ingrediente che rende il menu ancora più appetitoso sono i “testimonial” dello spettacolo che ogni anno non vogliono mancare a questo appuntamento. Personaggi famosi che si alternano sul palco, a cominciare da Andrea Mingardi, che nell’edizione 2010 sarà il mattatore perfetto per affiancare il patron Manservisi. E ancora gli habituè Jo Squillo e Red Ronnie. Sono attesi anche, Vittorio Sgarbi, con una sua “Lectio brevis”, gli ex-campioni del ciclismo Francesco e Aldo Moser e a rappresentare i Big del Food il Cavaliere Giovanni Rana.

Non solo sfilate

La folla in piazza
La folla in piazza

Da contorno ad un piatto già molto ricco, prendono vita le iniziative collaterali. C’è “Sapori senza maschera” a tema gastronomico con degustazioni gratuite; “Carnem levare. Luoghi e tempi del carnevale”, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo, una visita guidata al territorio e la rappresentazione de “Il carnevale nella storia”, nella Rocca.

(29/1/2010)

 

Per informazioni

www.carnevalecento.com

 

 

Le foto utilizzate per illustrare l’articolo sono di Lucrezia Argentiero, che ha anche collaborato alla raccolta delle informazioni.

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