Il rituale è molto antico… e piuttosto rumoroso. A San Mauro Forte, paesino lucano in provincia di Matera, a metà gennaio la gente del posto sfila per le vie del borgo facendo suonare grandi campanacci che arrivano a pesare fino a dieci chili. Al fragore dei campani prodotto da squadre di “suonatori” la tradizione ha attibuito una funzione apotropaica e propiziatoria: il rumore terrebbe lontano il malanno e la grandine evocando la fecondità della terra. I campanacci hanno persino un genere, con una chiara allusione simbolica: quelli maschili sono più lunghi e il batacchio è visibile, le “femmine” sono più larghe.
Il calendario
Il programma dei festeggiamenti è variegato, comprende una mostra sul brigantaggio in Basilicata, degustazioni di prodotti locali, la proiezione del docufilm “Campanacci: rintocchi magici” a cura delle giornaliste Isa Grassano e Lucrezia Argentiero. Ma anche un concerto dell’orchestra popolare italiana sino alla sfilata finale delle squadre di Campanacci con tanto di premiazione. (13/1/2010)
Per informazioni
Comune di San Mauro Forte
Tel. 0835-674015
www.comune.sanmauroforte.mt.it
“Scarpedd” per tutti
Nei giorni della Festa del Campanaccio, dal 14 al 17 gennaio, ai visitatori sono offerte piccole focacce fritte, le “scarpedd”, vino e salsicce arrostite. Proprio il maiale è un altro protagonista della sagra che si svolge proprio quando comincia la cerimonia di uccisione del porco. La festa è poi legata ai festeggiamenti di Sant’Antonio Abate che cade il 17 gennaio. Nell’iconografia del santo, tra l’altro, anche il maiale occupa un posto fisso incarnando le tentazioni del diavolo.