Investire per migliorare, nonostante le crisi. È il messaggio lanciato oggi nel corso del primo dei numerosi incontri dell’edizione 2009 di No Frills incentrato sul tema “Turismo: Futuro Italia. Progetti per una nuova stagione“. All’incontro sono intervenuti personaggi chiave del settore in Italia: Roberto Besso di Valtur, Marco D’Ilario di Alitalia, Gianni Onorato di Costa Crociere, Domenico Pellegrino di MSC Crociere, Cinzia Renzi presidentessa della FIAVET nazionale (Federazione degli agenti di viaggio) Fabrizio Sandrelli di Trenitalia, Josep Ejarque dell’AIPMT (Associazione Italiana Professionisti e Manager di Viaggio) e Daniela Mastropasqua di GFK Retail & Technology Italia.
Riprogrammare l’offerta
I relatori, moderati dalla giornalista di Guida Viaggi Paola Baldacci, hanno presentato il quadro della situazione e le varie strategie per uscire da un periodo non particolarmente positivo. In primo piano, l’esigenza di investire per riprogrammare l’offerta in base al cambiamento della domanda. La riorganizzazione della catena distributiva e il presidio del territorio sono anche un fattore importante per mantenere e acquisire nuove quote di mercato. In certi casi gli investimenti vanno a colpire settori di nicchia che tuttavia danno anche ritorni di immagine, nonostante i costi di allestimento delle strutture e addestramento del personale.
Ottimismo cauto per il futuro
La situazione non particolarmente rosea ha influito sulla redditività. Margini ridotti hanno permesso di sopportare il momento difficile ma, paradossalmente, l’aumento in termini di vendite non è stato altrettanto proficuo. In generale, c’è stato tra i relatori un certo ottimismo per il futuro e i progetti in cantiere godranno i frutti dei cospicui investimenti degli scorsi anni. Certo i problemi non sono tutti risolti, specialmente al livello finale della catena produzione/distribuzione. Esemplare in questo senso la posizione di Domenico Pellegrino di MSC Crociere che ha stigmatizzato il fatto che “non ci si può permettere che un anello debole della distribuzione vanifichi grossi investimenti” prendendosela con quei tour operator e quegli agenti di viaggi che, parole sue: “Non meritano di stare sul mercato, perché non danno alcun valore aggiunto, hanno programmi tutti uguali o offrono un cattivo servizio al cliente”. (25/9/09)