Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Sale a Biella la “febbre dell’oro”

Malgrado sia agosto, tutti ne sono contagiati: cittadini e curiosi. Con gli stivaloni immersi nelle fresche acque del fiume Elvo e in mano il setaccio, eccoli tutti insieme a sperare di scovare qualche piccola pagliuzza del prezioso minerale

Il borgo del Piazzo a Biella (Foto: Comune di Biella)
Il borgo del Piazzo a Biella (Foto: Comune di Biella)

La calura di agosto a Biella, oltre alla temperatura, fa salire una insolita febbre. La “febbre dell’oro” che coinvolge tanti cittadini e curiosi che si immergono muniti di stivaloni nelle acque del fiume Elvo armati di pala e setaccio nella speranza di trovare qualche pagliuzza del prezioso minerale. Tutti appassionati di una tradizione antica che quest’anno coinvolgerà i migliori cercatori del mondo (sono interessati più di venti Paesi). È a Biella, infatti, che si svolgono (per la terza volta in Italia) dal 15 al 23 agosto, i Campionati Mondiali dei Cercatori d’Oro (info: www.atl.biella.it. Telefono 015/351128) con manifestazioni a tema e cinque giorni di gare.

Nella vecchia miniera romana della Bessa

Cercatori d'oro
Cercatori d’oro

Nessun “El Dorado”, ma la Riserva Naturale Speciale della Bessa – una vasta area naturale situata ai piedi della Serra Morenica e circondata dai Torrenti Elvo, Viona e Olobbia – che un tempo era una miniera d’oro a cielo aperto, molto sfruttata dai Romani che qui avevano uno dei loro giacimenti. Ovunque ci sono cumuli e cumuli di pietra (messi insieme negli anni dai Vittimuli, la popolazione assoggetta dai romani) che al mattino, complice la leggera brina e il sole, luccicano davvero come se fossero ricoperti di una lieve patina d’oro. O forse sono le “fate dai piedi palmati”, che nel custodire i segreti della zona, come vuole la leggenda, amano ogni tanto dare segni della loro presenza attraverso lo scintillio sfavillante dei numerosi ciottoli.

La zona, magia a parte, è ideale anche per fare delle semplici passeggiate all’aria aperta, o trekking, o percorsi a cavallo, facendo così di Biella, la capitale piemontese dell’outdoor (è possibile scaricare direttamente su palmare, la mappatura digitale completa della sentieristica della provincia).

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Spiritualità e natura del Santuario di Oropa

Il Santuario di Oropa
Il Santuario di Oropa

Nei dintorni, poi, sono diverse le possibilità per le escursioni, ad iniziare dal Santuario di Oropa (www.santuariodioropa.it) immerso tra i monti, meta preferita dai biellesi che spesso vi trascorrono le domeniche o anche semplicemente il tempo della pausa pranzo. Al di là dell’aspetto religioso (il luogo sacro, pare il più antico dell’Occidente, è legato al culto della Madonna Nera) l’insieme monumentale (composto dal Chiostro con la Basilica Antica, dalla Basilica Nuova e dai corpi laterali, dove sono state ricavate più di trecento moderne stanze per il soggiorno dei pellegrini) colpisce per il silenzio, il senso di pace che pervade lo spirito, i suoi verdi prati, il crepitio dell’acqua che sgorga dalla centrale fontana del “Burnell”.

Da visitare, nelle gallerie che percorrono gli edifici laterali, la raccolta degli ex-voto situata nella galleria dei Canonici: centinaia di quadri ed oggetti votivi, gioielli. Tra le curiosità, si segnalano le due magliette di calcio (quella del Milan e della Nazionale) di Alberto Gilardino, il giovane attaccante e campione nato proprio a Biella nel 1982. E ancora, su richiesta, l’Osservatorio Meteorosismico, la Biblioteca, il Museo del Santuario, il Padiglione Reale dei Savoia e il giardino botanico montano (015-2523058, oasi Wwf che tutela la flora alpina). Il pezzo forte d’arte è la settecentesca Porta Regia dello Juvarra. Nei dintorni si può visitare il Sacro Monte, patrimonio Unesco, con diciannove cappelle dedicate alla vita della Vergine Maria e popolate da centinaia di statue policrome, scolpite a partire dal 1620.

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