Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Stoccolma. Romanzo giallo (blu)

Il blu è il colore dello sfondo e il giallo è quello della croce che campeggia nella bandiera svedese. Dal Nord proviene una letteratura gialla di altissima qualità e “Uomini che odiano le donne”, il film tratto dal best seller di Stieg Larsson, è appena arrivato nei cinema italiani

Stoccolma
Stoccolma

Dopo averlo seguito per oltre 2.000 pagine, Mikael Blomkvist è diventato un caro, vecchio amico e, se Elisabeth Salander non avesse un caratterino non propriamente tranquillo, anche lei sarebbe parte della cerchia.

Non c’è che dire, i tre romanzi (“Uomini che odiano le donne”, “La ragazza che giocava con il fuoco” e “La regina dei castelli di carta”) dello svedese Stieg Larsson hanno avuto un enorme successo in tutto il mondo e sono stati portati sullo schermo.

Giallisti svedesi

Stieg Larsson (Foto: David Lagerlöf)
Stieg Larsson (Foto: David Lagerlöf)

La Svezia aveva un’ottima tradizione di letteratura gialla già dagli anni ’60 con i famosi Per Wahlöö e Maj Sjögren per arrivare ai giorni nostri con Henning Mankell e il suo Commissario Wallander le cui vicende sono state trasmesse anche dalla televisione italiana, Leif Persson o Liza Marklund o l’ultimo: Jens Lapidus. Tanto per citarne alcuni.

Stieg Larsson si è inserito in questo filone portando la sua esperienza personale. Stieg, nella vita era (è morto improvvisamente per infarto a 50 anni nel 2004) un personaggio “importante” per il suo impegno politico. Giornalista di professione, la sua specializzazione, per così dire, erano i movimenti politici di estrema destra. Curiosamente molti dei nuovi giallisti svedesi sono professionisti, giornalisti, avvocati… che trasportano le loro esperienze personali nei loro libri. Scrivere gialli era per Larsson un passatempo, un divertimento nel quale, cosciente o incosciente, metteva se stesso, il suo vissuto e gli ambienti che conosceva e frequentava.

Trame e racconti sul Golfo di Botnia

Il quartiere di Södermalm è il palcoscenico della vicenda
Il quartiere di Södermalm è il palcoscenico della vicenda

Per questo motivo i suoi libri sono così precisi. L’ottima traduzione in italiano di Carmen Giorgietti Cima rende bene la scrittura pulita ed elegante di Larsson anche se, purtroppo, non può spiegare a chi non conosce la Svezia e la sua storia i numerosi sottintesi e riferimenti politici, sociali ed economici. Anche l’ambientazione è molto precisa. Se nel primo libro – Uomini che odiano le donne – l’azione si svolge in gran parte a Hedeby, località di fantasia ma perfettamente sovrapponibile a una delle tante cittadine sul Golfo di Botnia a nord di Stoccolma, gli altri due episodi della saga (La ragazza che giocava col fuoco e La regina dei castelli di carte) vedono la capitale svedese assoluta protagonista. Anzi, più che Stoccolma è una parte di essa, Södermalm, il punto focale di tutta la vicenda. Questo quartiere sorge su un’isola non troppo grande nella parte meridionale della città, è diventato (per usare un brutto termine) “trendy” solo negli ultimi anni. Prima era una zona operaia, leggermente malfamata e anarcoide. Certamente non la più considerata di Stoccolma. Anzi!

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