Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Miniguida delle località “minori” della Spagna / 2

Per chi si appresta ad andarvi in auto, informazioni utili, magari da stampare e ritagliare, tenendole in “saccoccia” (versione slang della “tasca” di Mondo). Raccomandazione personale: basta con le descrizioni dei soliti posti. A volte, per ignoranza (intesa come “non conoscenza”) tralasciamo a poca distanza luoghi che avremmo voluto vedere

Almagro, Plaza Mayor
Almagro, Plaza Mayor

Almagro(Ciudad Real, Castilla la Mancha)

Deviazione (una trentina di chilometri da Manzanares sulla Madrid-Andalusia) d’obbligo per godere una magnifica visita (e c’è un bel Parador ex convento del Cinquecento). Basterebbero la Plaza Mayor (pare una piazza delle Fiandre, qui i banchieri nordici di Carlo V godettero le ricchezze delle vicine miniere di Almadèn) e il Corral de Comedias, un teatro del Seicento trovato perfettamente intatto. Poi chiese, conventi e sontuosi palazzi. In luglio bellissimo Festival del Teatro Clasico.

Aranjuez (Madrid, Comunidad de)
Famosa perché Sitio Real (sul Tago, a meno di cinquanta chilometri a sud di Madrid). Cominciarono ad andarvi i Reyes Catolicos, poi l’abbellirono i monarchi della Casa d’Austria e infine i Borboni vi costruirono una reggia (circondata da bei giardini) ovviamente ispirata a Versailles (va vista). Nei weekend da aprile a giugno e di settembre e ottobre, bello andarci da Madrid con il Tren de la Fresa-Fragola; a bordo animazione e degustazione di fragole de la Vega (campagna).

Arevalo (Avila, Castilla y Leòn)
A poche centinaia di metri dalla A6 (N VI) tra Madrid (a 125 chilometri) e Tordesillas; stop facile e valido in una località ricca di storia medioevale (vi girarono il film “I Picari” con Montesano); bella la Plaza definita uno “de los mejores ejemplos de la arquitectura popular castellana”. Inoltre un bel castello (notevole la Torre del Homenaje) e ben cinque chiese romaniche e mudèjar. Famosa poi per gli antiquari e per il “tostòn” (maialino arrostito nei tradizionali forni di mattoni).

Atapuerca. Resti umani di più di un milione di anni fa
Atapuerca. Resti umani di più di un milione di anni fa

Atapuerca (Burgos, Castilla y Leòn)
A quattordici chilometri da Burgos, gli Yacimientos, i recenti ritrovamenti archeologici (tanto eccezionali da valere una quasi immediata dichiarazione di Patrimonio dell’Umanità) hanno rivoluzionato la storia dell’Uomo. Basti pensare al ritrovamento (nella Sima de los Huesos) di resti umani di più di un milione di anni fa (un’enormità rispetto alle precedenti teorie). Si medita (grazie anche alle brave guide/ ricercatori) durante le visite organizzate (davvero da non perdere).

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Atienza (Guadalajara, Castilla la Mancha)
Tra Ayllòn e Siguenza, medioevale nonché tipico (della “vecchia Castiglia”) paese storico (sennò non si chiamerebbe Muy Noble y Muy Leal Villa de Atienza, e in effetti salvò un re “bambino” dalle grinfie di un cattivo zio pretendente). Ovviamente dominato da un castello (resti) un tempo strategicamente importante, conta tuttora su chiese (romanico) e scorci che riportano indietro (e di molto) nel tempo (il Rey Niño Alfonso VIII fu salvato nel 1163).

Ayllon (Segovia, Castilla y Leòn)
Tra Segovia e Soria, uno dei più belli e storici dei tanti tipici “pueblos castellanos”, grandi attrazioni della Castilla y Leòn. Conjunto Historico-Artistico, è una “antigua villa” che visse un periodo di splendore nel XV e XVI secolo (ma si ammira anche il Palacio della imperatrice francese Eugenia de Montijo). Della fine Quattrocento la costruzione del bel Palacio de los Contreras. Storiche la Calle Real e la Plaza Mayor. Entrati dall’Arco de la Villa, scudi e blasoni ovunque.

Barcena Mayor (Cantabria)
All’interno della Cornisa Cantabrica, una “chicca” suggerita a chi vuol conoscere e “saperne di più” a proposito della Spagna del nord o Spagna Verde, sulla strada C- 625 (un tempo battuta, dicono che la percorse Carlo V in arrivo dalle Fiandre) che va da Cabezòn de la Sal a Reinosa. Con meno di cento residenti è Conjunto Historico Artistico, con la miglior Arquitectura popular della regione: case “montañesas” in pietra, gallerie e balconate di legno. Un (bel) posto magico.

L'incredibile paesaggio di Bardenas Reales
L’incredibile paesaggio di Bardenas Reales

Bardenas Reales (Navarra)
Nel sudest (confinante con l’Aragona) 42.500 ettari di un incredibile paesaggio lunare, nudo e inospitale, un territorio semidesertico (Riserva della Biosfera), disegnato e scolpito nei millenni dall’infiltrazione dell’acqua nel calcare e nel terreno argilloso. Un’esperienza unica per chi visita questo parco naturale, ancor più impressionante per i contrasti tra i paesaggi grigi e i verdi panorami agricoli percorsi da chi arriva alle Bardenas. Magnifico in bici o a cavallo.

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Belmonte (Cuenca, Castilla la Mancha)
Poco distante dai mulini di Don Chisciotte a Mota del Cuervo, cittadina storica dominata da un castello di grande fascino e spettacolarità (non si contano i film girati all’interno e sotto le possenti mura di questa fortezza della Mancha, riformata già nel XV secolo ma risalente agli albori della storia). Ma oltre al castello (appartenuto ai duchi d’Alba e all’imperatrice Eugenia de Montijo) meritano una visita i conventi dei Trinitarios e dei Gesuiti, la Collegiata e tre porte.

(seconda puntata della “collezione”, la prima è stata pubblicata il 9 aprile 09)

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