Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Febbraio nero per gli alberghi

Il mese del carnevale e delle settimane bianche fa segnare un -10% di presenze turistiche. Il numero di camere vendute è calato dell’11%. I dati di Federalberghi e le previsioni di Federviaggio per il 2009

Febbraio nero per gli alberghi

“Un aggravamento della crisi che pesa come un macigno sulle imprese del settore”. È il commento di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi e di Confturismo-Confcommercio alla lettura dei dati relativi al movimento turistico-ricettivo di febbraio. Si tratta del check turismo che Federalberghi ha istituito come monitoraggio mensile per tenere sotto controllo l’evoluzione dell’attuale fase economica. L’indagine di febbraio è stata svolta dal 2 al 6 marzo, intervistando con metodologia internet 1.226 imprese ricettive, equamente distribuite sull’intero territorio nazionale e rappresentative per classificazione di stelle. Dopo il significativo -7% di presenze registrato a gennaio, il mese di febbraio fa segnare un -10% sempre di presenze turistiche nonostante carnevale e le settimane bianche in corso.

I dati sul calo dei lavoratori nelle strutture ricettive

Bernabò Bocca
Bernabò Bocca

Il numero di camere alberghiere vendute a febbraio è calato dell’11% (come a gennaio). Il numero dei lavoratori nelle strutture ricettive italiane a febbraio è diminuito del 6% (rispetto al -4,5% di gennaio), si tartta nel dettaglio di quasi un -5% di lavoratori a tempo indeterminato (rispetto al -3% di gennaio) e di un -9,5% di lavoratori part time (identico al dato di gennaio). “Inoltre dai dati dell’Istat -aggiunge Bocca- vediamo come i prezzi degli alberghi a gennaio siano addirittura calati a fronte di un tasso di inflazione del +1,6%, che aggiunge perdita di fatturato alle imprese già falcidiate dal calo di turisti. “A questo punto, -ha chiuso Bocca- contrariamente a quanto sostenuto recentemente da qualcuno che vedrebbe il settore in salute, occorre istituire un tavolo tecnico imprese-sindacati volto a definire strumenti indispensabili per frenare l’emorragia di lavoratori che comincia a profilarsi sempre più consistente”. (10/03/09)

Riduzione della spesa e indecisione dei clienti

Anche Federviaggio-Confturismo si esprime sulla crisi evidenziando l'”affanno” del turismo ricettivo. Dai principali Paesi europei – Germania, Austria, Olanda, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Scandinavia e Russia – emerge un calo del 18% delle disponibilità prenotate dai grandi tour operator (dati Consorzio Incoming Italia). Se confermato su tutte le tipologie di turismo anche non organizzate, il tendenziale sarebbe meno 4 milioni di stranieri a fine anno, dopo un calo del 20% dei pernottamenti e quasi 22% della spesa già registrato a gennaio e febbraio. Sulla domanda degli italiani, Federviaggio-Confturismo evidenzia una riduzione di spesa dell’8% a gennaio 2009, con febbraio che consolida il trend. Cresce soprattutto in maniera preoccupante l’indecisione dei clienti, che scelgono il viaggio solo dopo aver visionato molteplici preventivi e sotto data. “Il 2009 si annuncia un anno difficile per il turismo italiano”, ha commentato il presidente di Federviaggio-Confturismo Maria Concetta Patti. “Le imprese non hanno paura e intendono rispondere anche a questa crisi in maniera propositiva ed efficace”, ha aggiunto, “ma se è vero che il turismo è un driver per la nostra economia è indispensabile che anche il sistema bancario agisca di conseguenza”.

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