11 febbraio – I più intraprendenti a bordo sarebbero i tedeschi. Ben il 34% di loro ha ammesso di aver flirtato con un passeggero conosciuto in aereo, di aver organizzato un incontro oppure di essere stato “rimorchiato” durante il volo. Il dato, inaspettato, emerge da un sondaggio commissionato da British Airways per monitorare l’atteggiamento erotico dei passeggeri a bordo di un aeromobile. I ricercatori hanno effettuato tra dicembre 2008 e lo scorso mese di gennaio 2.983 interviste online a viaggiatori che hanno volato negli ultimi 12 mesi sia per lavoro sia per piacere. Lo studio è stato condotto a livello europeo e ha coinvolto, oltre all’Italia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Olanda, Norvegia, Svezia e Svizzera.
Gli svizzeri superano i latin lover italiani
I tedeschi, si diceva, sarebbero i più “lanciati” e sembrerebbero anche i più propensi a impegnarsi “seriamente”: oltre il 10% ha dichiarato di aver combinato un appuntamento dopo il primo incontro in alta quota. Al secondo posto, abbastanza sorprendentemente, gli svizzeri con il 26%.
Nonostante la nostra “fama” noi italiani usciamo, purtroppo, abbastanza male. Soltanto il 9% degli intervistati ha ammesso di aver organizzato un appuntamento con qualcuno conosciuto in aereo, e un esiguo 7% ha confessato di essere stato rimorchiato a bordo. In tutto, solo il 21% degli italiani intervistati ha dichiarato di aver avuto “esperienze romantiche” in volo. Peggio di noi, olandesi (19%) e belgi ultimissimi con il solo 13% di “flirt aerei”…
I “vichinghi” scandinavi scaldano la classifica
Chi esce trionfatore da questa speciale classifica sono i Paesi Scandinàvi, quasi un quinto di svedesi e norvegesi (terzi e quarti in graduatoria) ha dichiarato di aver flirtato con un passeggero conosciuto mentre era in volo, però solo il 5% ha poi organizzato un incontro. Evidentemente i nostri amici vichinghi preferiscono andare subito al sodo visto che il 7% degli svedesi sostiene di essere membro del Mile High Club, il club che riunisce chi ha fatto sesso a bordo di un aereo, subito seguiti da Norvegesi (5%) e Olandesi (5%). Anche in questo caso l’italiano si barcamena a metà classifica con il 4%, meglio certo di tedeschi e svizzeri che, evidentemente lavorano sulla lunga distanza… I belgi…? Meglio lasciare perdere: 1%…