Tre mostre temporanee accendono i riflettori sulla capitale partenopea per la stagione autunnale: le statue e i reperti romani di Ercolano al museo archeologico nazionale, Louise Bourgeois al museo di Capodimonte, Robert Rauschenberg al Madre. Le tre esposizioni aprono quasi in contemporanea la terza settimana di ottobre e chiudono a gennaio 2009, con l’eccezione della mostra archeologica, che durerà sino al 30 marzo. La stagione è buona per programmare una visita a Napoli, in prima battuta per le centocinquanta opere raccolte dagli scavi di Ercolano a documentare tutte le fasi di scavo nella città romana, dalle prime scoperte settecentesche sino ai ritrovamenti degli anni Cinquanta. Statue, sculture e testimonianze sono esposte in attesa del progetto dell’Antiquarium, la raccolta museale che aprirà al pubblico, stando alle previsioni, alla fine del 2009.
I resti di Ercolano
La storia raccontata al museo archeologico è quella nota, ma che sempre desta stupore, della città romana distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo. I resti, eccezionalmente conservati grazie all’alta temperatura della lava, vanno dagli scheletri dei fuggiaschi alle rovine urbane di abitazioni e templi. Le statue provenienti dalla villa dei Papiri riportano il visitatore allo splendore dell’arte classica, esempio quasi insuperato di naturalismo e armonia, ma tra i reperti esposti figurano anche papiri, legni, commestibili, tavolette cerate, manufatti e oggetti di uso quotidiano.
Da ricordare l’appendice della mostra dedicata i tessuti: viene presentata per la prima volta al pubblico e consiste in una selezione di opere custodite dal museo archeologico napoletano. La raccolta comprende 180 reperti fra sacchi, piccoli borsellini, frammenti di tela che presumibilmente furono allora indumenti personali, tuniche e mantelli.
Louise Bourgeois accanto a Luca Giordano
Il museo di Capodimonte guarda, invece, all’arte contemporanea presentando una delle artiste più importanti del Novecento europeo, Louise Bourgeois. Dell’autrice francese, oggi 97enne, conosciuta per le grandi sculture a forma di ragno e per i richiami ai simboli fallici, Napoli presenta sessanta opere, due delle quali inedite. Al debutto approdano due installazioni delle serie “Cells” mentre già note sono alcune sculture sospese e diversi grandi formati: “arch of histeria”, “Maman” e un’opera della serie dei “ragni”, il “crouching spider” , alto più di nove metri.
In bilico tra immagini oniriche, influenze surrealiste e di espressionismo astratto, le opere della Bourgeois avranno un singolare impatto nelle sale storiche del museo: la prima delle opere inedite, Peaux De Lapins, Chiffons Ferrailles A’ Vendre, si troverà nella sala della pittura del Seicento napoletano, accanto alla tela “Apollo e Marsia” di Jusepe de Ribera e Luca Giordano. Il contrasto tra classico e contemporaneo, già sperimentato con successo in altre mostre recenti, è stato voluto anche per “The last Climb”, esposto nella sala di Luca Giordano.