Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

A briglie sciolte per il Palio di Asti

Nella città piemontese si ripete il prossimo fine settimana una tradizione medioevale. Con un contorno di manifestazioni storiche e un concorso che premia i migliori vini italiani

La scorsa edizione del Palio (Foto: Asti Turismo)
La scorsa edizione del Palio (Foto: Asti Turismo)

“Era la domenica terza de lo mese settembrino dell’Anno di Grazia 1275 dell’Era di Nostro Signore…”

così, probabilmente, un cronista medioevale avrebbe iniziato a raccontare la storia del Palio di Asti, un appuntamento che, immancabile, si ripete ogni anno.
Il Palio fu interrotto solamente durante il periodo bellico, più per motivi politici che per altro. Oggi, meno poeticamente, diciamo che anche nel 2008 ventun cavalli montati a pelo (cioè senza sella) si sfideranno domenica 21 settembre in piazza Alfieri alle ore 16. In quanto a passione e rivalità tra borghi, rioni e comuni Asti non è certamente seconda a nessuno e l’avvenimento è molto sentito in città. Venerdì e sabato sera tutti i rioni organizzano grandi cene alle quali possono partecipare anche i forestieri. Il fine di queste cene è di propiziarsi il successo e anche di procurarsi i fondi per i festeggiamenti e per l’animazione. La domenica mattina nella chiesa principale di ogni rione c’è la benedizione di cavalli e fantini, il parroco esce sul sagrato per compiere il rito a metà tra il sacro e il profano. Tradizione vuole che il vincitore porti il palio in chiesa.

La tradizione del drappo

Il
Il “drappo” (Foto: Asti Turismo)

Lo svolgimento della gara prevede tre batterie con sette cavalli. I primi tre di ogni batteria accedono alla finale. Il premio è il “drappo” che quest’anno è stato disegnato dall’artista Flavio Piras.
A proposito del drappo, in realtà sono due. Uno è donato a San Secondo, il patrono della città durante una grande cerimonia che si tiene sempre il primo martedì di maggio nella splendida collegiata del XIII secolo.
All’interno della chiesa sono conservati quindici palii antichi nella cappella dedicata al santo e, nella navata di destra, il carroccio per la corsa e la serie dei drappi moderni dal 1967 a oggi. Il secondo palio è quello donato al rione vincitore è simile (ma non uguale) a quello per la chiesa. È l’artista a decidere quale palio donare alla chiesa e quale alla corsa.

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Weekend medioevale

Dama in corteo (Foto: Asti Turismo)
Dama in corteo (Foto: Asti Turismo)

I giorni vicini alla disputa del Palio sono frenetici per Asti e i suoi abitanti. Prima, durante e dopo c’è una serie numerosa di manifestazioni.
Il famoso Palio degli sbandieratori (giovedì 18 alle 21 in Piazza san Secondo) è una di queste, oppure la visita guidata di Santa Caterina, uno dei rioni della città (venerdì 19 dalle 10 alle 18 da via Isnardi a Piazza Alfieri) o le prove della corsa, venerdì 19 e sabato 20 pomeriggio unitamente a un mercato sulla Piazza San Secondo.
La domenica della corsa. Alle ore 14,15 partirà il grande corteo storico con vede la partecipazione di oltre 1.200 persone vestite in abito medioevale che attraversa il centro storico da Piazza Cattedrale a Piazza Alfieri riproponendo scene e fatti della storia della città.

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