26 dicembre 2004. Una data che non si dimenticherà facilmente nella storia dell’umanità e che si intreccia fortemente con un fenomeno del nostro tempo: il turismo di massa. Furono molti allora i turisti occidentali che condivisero con le popolazioni locali la tragedia di uno spaventoso cataclisma sulle coste del Sud est asiatico.
Ma è nella natura umana risollevarsi e reagire. Anche grazie a un budget di 50 milioni di euro, è stato possibile realizzare in Sri Lanka diversi progetti del programma di aiuti gestito dal Dipartimento di Protezione Civile, così come di ONG e altre organizzazioni. Scuole, ospedali, strade, abitazioni, sono oggi realizzazioni concrete, toccabili con mano.
E se oggi un turista volesse recarsi a constatare di persona ciò che è stato realizzato grazie al sostegno italiano, lo potrà fare guidato dalla Guida Clup De Agostini dedicata a Sri Lanka e Maldive. La parte finale della guida “La Ricostruzione”, raccoglie infatti le immagini dei luoghi in cui l’Italia ha lasciato un segno.
A distanza di quasi quattro anni dal cataclisma, un esempio concreto di cooperazione tra più enti e realtà produttive è la pubblicazione di questa Guida realizzata grazie all’alleanza di un significativo numero di partner, con l’biettivo comune di contribuire alla rinascita delle due realtà insulari. Oltre alla collaborazione tra lo storico Istituto di Novara e il Dipartimento per la Protezione Civile italiana, vi hanno contribuito enti del turismo di Sri Lanka e Maldive, tour operator, gruppi alberghieri, compagnie aeree.
La guida, realizzata dal giornalista Marco Moretti con la collaborazione di Carlo Piccinelli, è un prezioso strumento che si propone di offrire al lettore elementi di conoscenza di due straordinarie realtà insulari. Vuole aiutare a capire, in particolare, la tormentata complessità che regna in Sri Lanka, l’isola che Tiziano Terzani definì “folle”. Di grande interesse sono le pagine della sezione Conoscere che ampio spazio dedicano alle religioni buddista, induista, musulmana, cristiana, animista, espressioni di fede che si sono spesso tradotte in manufatti di raro pregio e bellezza. Così come emergono dalla lettura le ragioni dell’irrisolto conflitto tra cingalesi e tamil, di cui i media ci riportano i tristi resoconti. Nonostante ciò, Sri Lanka è tornata ad essere una meta turistica di forte richiamo per le sue bellezze naturalistiche e il suo patrimonio storico e culturale.
Ma la guida apre anche gli occhi sul “paradisiaco” arcipelago maldiviano, illustrandone contraddizioni e meraviglie. Come ricorda la citazione di Jacques –Yves Cousteau, che introduce il lettore nel mondo maldiviano “In questo paradiso l’uomo è solo un ospite e come tale si deve comportare” Certo ci sarebbe da chiedersi quanti degli oltre 600.000 turisti annui che in media si recano alle Maldive tengano in mente questo precetto.
Un contributo in tal senso ce lo fornisce la guida Clup che, come è tradizione dell’ormai storico marchio, articolata nelle quattro sezioni – Vedere, Conoscere, Viaggiare, Scoprire – consente al viaggiatore scrupoloso di iniziare a prepararsi con una certa consapevolezza all’incontro con la nuova realtà che lo attende.
L’esperienza del viaggio inizia, in fondo, molto prima di salire sull’aereo.