Sabato 23 Novembre 2024 - Anno XXII

Firenze, l’arte prima del Rinascimento

Vincenzo Danti, discepolo di Michelangelo, ma anche i seguaci di Giotto, Giovanni da Milano, la pittura trecentesca da gotico e fiammingo. Le ultime mostre annunciate a Firenze da aprile a giugno

Cosimo I in veste di Augusto, c.1572, particolare
Cosimo I in veste di Augusto, c.1572, particolare

Quasi un viaggio a ritroso quello proposto dalle ultime mostre fiorentine dal Cinquecento di Vincenzo Danti, al Quattrocento dei fiamminghi sino ai seguaci trecenteschi di Giotto. Gli appassionati di pittura e scultura dell’età moderna possono scegliere questa primavera per seguire un filone che dagli equilibri del Rinascimento torna ai secoli immediatamente precedenti.
Il museo nazionale del Bargello, in via Proconsolo, apre il 16 aprile la mostra “L’arte di Vincenzo Danti, discepolo di Michelangelo”. Nello storico edificio, che fu il palazzo del Capitano del Popolo e che oggi conserva, nella sala di Michelangelo, alcune opere del maestro, inaugura la prima mostra monografica dedicata a Danti. Dello scultore,  che nacque a Perugia e visse fino al 1576, sono esposte, fra l’altro, le tre bellissime figure in bronzo del Battistero di Firenze, la “Decollazione del Battista”, oggi restaurate.
A proseguire sulle mostre storiche, è la Galleria dell’Accademia, che ha in programma, dal 10 giugno, una rassegna sull’arte prerinascimentale: obiettivo è “Giovanni da Milano, capolavori del gotico fra Lombardia e Toscana”. È sempre il Trecento, al confine tra esigenza naturalistica e gotico, il cuore della proposta, una vera e propria monografia sull’artista, di origine comasca, attivo nei territori padani dei Visconti e poi a Firenze, Pisa e Siena. 

Giottino, Pietà di San Remigio
Giottino, Pietà di San Remigio

Ancora dal 10 giugno apre alla Galleria degli Uffizi “L’eredità di Giotto, l’arte a Firenze 1340-1375”. Angelo Tartuferi, curatore, mira a presentare il contesto artistico e culturale dopo la morte di Giotto, avvenuta nel 1337. Nuove ipotesi critiche hanno contribuito a ideare questa rassegna che guarda ai seguaci diretti del pittore e ad altri autori del Trecento: tra gli altri, Giotto di Maestro Stefano detto Giottino, il Maestro di San Lucchese, i fratelli Orcagna, Andrea e Nardo di Cione.
La staffetta passa poi alla Galleria Palatina di palazzo Pitti, che apre dal 20 giugno la rassegna “Firenze e gli antichi Paesi Bassi (1430-1530) tra Jan van Eyck e Raffaello”. Arte moderna, questa volta del XV secolo, con una felice incursione nelle opere fiamminghe, che furono allora presenti a Firenze, perchè commissionate e acquistate da banchieri e mercati della città impegnati nei loro affari a Bruges. La mostra presenterà opere neerlandesi, quadri di piccoli formato, soggetti sacri e ritratti, insieme a dipinti e miniature di fiorentini dello stesso periodo. In mostra sono stati annunciati lavori di Jan van Eyck, Luca di Leida, Andrea del Castagno, Ghirlandaio, Perugino, Raffaello, Botticelli.

I grandi bronzi del Battistero. L’arte di Vincenzo Danti, discepolo di Michelangelo
Museo nazionale del Bargello, via del Proconsolo, 4, dal 16 aprile al 7 settembre
Orario: tutti i giorni 8.15-14
Per informazioni: tel +39 055 2388-606

L’eredità di Giotto
Galleria degli Uffizi, dal 10 giugno al 2 novembre 2008
Orario: da martedì a domenica 8.15-18.50
Per informazioni: tel +39 055 2388-651/652

Giovanni da Milano. Capolavori del gotico tra Lombardia e Toscana
Galleria dell’Accademia, dal 10 giugno al 2 novembre
Orario: da martedì a domenica 8.15-18.50
Per informazioni: tel +39 055 2388-612,

Firenze e gli antichi Paesi Bassi (1430-1530) tra Jan van Eyck e Raffaello
Galleria Palatina, palazzo Pitti, dal 20 giugno al 26 ottobre
Orario: da martedì a domenica 8.15-18.50
Per informazioni: tel. +39 055 2388-614, e per tutte le mostre anche www.firenzemusei.it

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