Astoi, associazione tour operator italiani e Hsa, Handicapped Scuba Association International hanno firmato un accordo per promuovere viaggi e soggiorni di persone disabili che praticano nuoto e sport sull’acqua. La sezione italiana dell’associazione lavorerà insieme ad Astoi allo sviluppo del turismo accessibile, ambito tuttora poco esplorato ma in grado di offrire grandi potenzialità in termini di risultati sociali e di mercato. “E’ un passo importante, che può contribuire a sensibilizzare il mondo del turismo sulle esigenze dei disabili”, ha detto Aldo Torti, presidente Hsa Italia. “Il messaggio che vorremmo trasmettere è semplice: parliamo di persone che hanno difficoltà ed esigenze specifiche, ma che in
qualità di turisti vogliono muoversi, praticare sport, divertirsi. A volte basta anche poco, la consulenza di chi conosce i loro bisogni per trasformare un sito non accessibile in uno adatto ad accoglierli”.
Del piano di collaborazione con Astoi, da poco annunciato, non sono
ancora stati divulgati i dettagli sui singoli progetti ma si parla di
consulenza, attività di informazione e assistenza in loco. Hsa Italia
potrà offrire la sua esperienza per pacchetti di viaggio destinati a
clienti disabili, formare personale competente all’interno delle
strutture con spiagge, piscine, laghi e bacini artificiali.
L’associazione nazionale attività subacquee e natatorie per disabili,
oggi presente in 47 paesi, ha infatti guide e operatori specializzati
per sport e attività acquatiche, subacquee e nautiche. “Astoi con
questo progetto dà un forte e ulteriore segnale alla collettività di
sensibilità e attenzione, mettendo in sinergia la sua rilevante
esperienza nel settore del tour operating con la nostra organizzazione,
attiva sin dalla fine degli anni Ottanta”, ha detto Torti.
Giuseppe
Boscoscuro, presidente Astoi, ha aggiunto: “Sono fiero di sostenere il
progetto con Hsa per allargare i confini del turismo organizzato,
sostenendo e favorendo un turismo rispondente di ogni esigenza del
viaggiatore disabile e aiutando la diffusione di una cultura
dell’ospitalità a tutto tondo”.
Secondo le ultime stime, i portatori di handicap in tutta Europa,
clienti o potenziali clienti delle offerte di turismo accessibile,
sarebbero 36 milioni, 3,5 milioni in Italia. Crescono, un po’ su ambiti
di nicchia e a macchia di leopardo, le iniziative a loro dedicate come
Turismabile, il progetto della Piemonte per raccogliere e promuovere le
soluzioni di turismo accessibile, o Milanopertutti, il sito di Aias
Milano onlus, con una banca dati sull’accessibilità ai disabili di
strutture ricettive, mezzi di trasporto e offerte di intrattenimento
nel capoluogo lombardo.
Molti progetti riguardano l’accessibilità
di spiagge e alberghi ma non solo per disabili motori: nel novero dei
problemi da risolvere ci sono barriere architettoniche per carrozzine,
strumenti di informazione vocale per non vedenti, ambienti e percorsi
adatti ad anziani, ipovedenti, disabili mentali. Fra i progetti in
corso quello della regione Puglia, partito a luglio dell’anno scorso e
ora in fase di sviluppo, ha l’obiettivo di realizzare una mappa per il
turismo accessibile, per stazioni balneari, strutture ricettive e di
intrattenimento. L’iniziativa è partita dai due assessorati alla
Solidarietà e al Turismo, guidati da Elena Gentile e Massimo Ostillio,
e dall’associazione Attraverso la Peucetia. Un gruppo di lavoro
dedicato si occuperà di verificare e registrare i siti accessibili:
entro l’estate, stando alle previsioni, dovrebbero essere noti i primi
risultati della “mappa” sulle stazioni balneari.