Sabato 23 Novembre 2024 - Anno XXII

Da Pintoricchio a Francis Bacon

Annunciate per il 2008 mostre d’arte che si concentrano su grandi nomi, dal pittore quattrocentesco a Perugia sino a Giacomo Balla a Milano, Mirò a Ferrara

Bernardino di Betto detto Pintoricchio, Pala di Santa Maria De' Fossi, particolare
Bernardino di Betto detto Pintoricchio, Pala di Santa Maria De’ Fossi, particolare

Pintoricchio a Perugia, Giacomo Balla a Milano, Mirò e Ferrara e ancora la metropoli lombarda per Francis Bacon. Le prime mostre annunciate per il 2008 fanno leva su grandi nomi, puntano al pubblico degli appassionati d’arte di tutti i livelli e non dimenticano il Novecento. Il calendario delle anteprime per il nuovo anno vede, a febbraio, l’apertura a Perugia e Spello delle celebrazioni per il 550esimo anniversario della nascita di Bernardino di Betto detto il Pintoricchio. All’artista umbro, ricordato tra i più interessanti pittori del Rinascimento, vengono dedicate due mostre: a Perugia, alla galleria nazionale dell’Umbria, nello storico palazzo dei Priori e a Spello nella pinacoteca civica. Come già era accaduto per la mostra di Piero della Francesca ad Arezzo, l’anno scorso, le rassegne si intrecciano con la possibilità di vedere le opere dell’artista sul territorio: a Spello, nella cappella Baglioni di Santa Maria Maggiore, affrescata da Pintoricchio e alla chiesa di Sant’Andrea. Il tour alla ricerca di Pintoricchio porta poi al palazzo Baldeschi al Corso di Perugina, alla chiesa della Madonna del Feltro, per continuare a Spoleto, Trevi, Orvieto e Città di Castello. 

Giacomo Balla, Bambina che corre sul balcone
Giacomo Balla, Bambina che corre sul balcone

Si respirerà tutt’altra atmosfera a Milano dove l’intenso programma di mostre a palazzo Reale prevede, da febbraio prossimo a maggio, una retrospettiva su Giacomo Balla. La città sembra riprendere le fila di una riflessione sul Novecento con una rassegna che parla sì, di un tema già molto trattato, il futurismo, ma con un occhio diverso. Meno esposto di Boccioni a Milano, Balla non figura in retrospettive da diversi anni e la rassegna di febbraio lo ripropone con 200 opere, olii, tempere, pastelli, acquerelli, disegni e sculture. Si va dalla fase divisionista dei primi anni del Novecento alle opere che cominciano a studiare e a mettere in scena il movimento e alle tele futuriste. Tra gli altri: “Bambina che corre sul balcone”, “Automobile in corsa”, “Orbite celesti”, sino a “Scienza contro oscurantismo” e “Pessimismo e ottimismo”. In mostra sono stati preannunciati due inediti, le prime versioni di “Forze di paesaggio estivo” e “Colpo di fucile” e si è parlato anche di un allestimento mirato, a cura di Daniela Volpi, che troverà il modo di rendere lo spirito dell’estetica futurista negli spazi del primo piano di palazzo Reale.

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Joan Mirò, Paesaggio catalano con chitarra, 1924
Joan Mirò, Paesaggio catalano con chitarra, 1924

Un nome d’eccezione e una mostra tematica attendono la primavera 2008 di palazzo Diamanti a Ferrara con la rassegna “Mirò. La terra”. Da febbraio a maggio le opere dell’artista catalano già molto amato dal grande pubblico approdano in corso Ercole d’Este da collezioni straniere, come il museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Solomon Guggenheim e il Moma di New York, la fondazione Joan Mirò di Barcellona, il centro Pompidou di Parigi. La scelta cadrà sui lavori che mostrano il legame dell’artista con il tema “terra”, allegorico o reale. Entrano nel novero i paesaggi rurali della Catalogna, ma anche le opere tridimensionali e gli studi sui materiali; i dipinti su masonite, le sculture e ancora i disegni, gli assemblaggi, le litografie.
Ancora un autore del Novecento viene proposto al pubblico di Milano da marzo 2008: Francis Bacon, l’artista irlandese scomparso nel 1992, sarà ricordato a palazzo Reale con un’antologica di 50 opere. Se il linguaggio, comunque complesso, di Joan Mirò, piace a molti nelle opere dallo spirito più brillante e giocoso, Francis Bacon è l’artista per chi ama i soggetti forti: dai primi dipinti degli anni Trenta sino alla nota collezione dei papi, ispirati a Innocenzo X di Velàzquez, i suoi dipinti seguono corpi e volti umani, ma deformati, e danno a figure e colori il compito di evocare angosce profonde.  
Per tornare alla pittura di inizio secolo bisognerà spostarsi a Rovigo, a palazzo Roverella, e visitare la mostra “La Belle Epoque. Arte in Italia 1880-1915”, da febbraio a luglio 2008 . Chi invece voglia rivedere i nostri classici attenderà aprile, per la mostra a Roma, al museo del Corso, dedicata al Quattrocento da Masaccio a Michelangelo.

Pintoricchio, dal 2 febbraio al 29 giugno 2008
Perugia, Galleria nazionale dell’Umbria, palazzo dei Priori
Spello, Cappella Baglioni nella chiesa di Santa Maria Maggiore; Pinacoteca Civica

Giacomo Balla. La modernità futurista, dal 14 febbraio al 18 maggio 2008
Milano, palazzo Reale

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Mirò. La terra, dal 17 febbraio al 25 maggio.
Ferrara, palazzo dei Diamanti

Francio Bacon, dal 9 marzo al 29 giugno 2008
Milano, palazzo Reale

Il Quattrocento a Roma. Da Masaccio a Michelangelo
Roma, Museo del Corso
Dal 21 aprile 2008 al  27 luglio 2008

“La Belle Epoque. Arte in Italia 1880-1915”,
Rovigo, Palazzo Roverella
Dal 10 febbraio al 13 luglio 2008

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