“La prossima finanziaria sarà più snella e più libera. I 48 milioni di euro promessi per il settore turistico saranno disponibili da novembre e quindi operativi nel 2008. Lo stesso si dica per la legge 135. Ho visto le proposte che vengono da Rutelli sul turismo. Penso che la vostra idea di avere un ministero dedicato non sia sbagliata, ma al di là di questo, la tendenza e l’attenzione da parte del governo è alta ai temi che voi ponete”.
Così il vice ministro dell’economia, Roberto Pinza, ha risposto alle domande formulate dal presidente degli albergatori, Terenzio Medri, in occasione dell’assemblea annuale Ascom che si è svolta la settimana scorsa a Cervia per discutere della stagione turistica in corso e definire le linee strategiche future.
Il tema di quest’anno era “La sfida di Cervia all’interno del sistema Italia” e le questioni poste da Medri le seguenti: “Perché di fronte a numeri indiscutibili, come il giro di affari che ammonta a 140 miliardi di euro con un’incidenza sul Pil dell’11%, oltre 800 mila occupati, pari a più del 4% della forza lavoro complessiva e un indotto che interessa oltre 2,5 milioni di occupati, mancano attenzione e risorse per il settore? Il turismo – ha aggiunto il presidente degli albergatori – ha infatti bisogno di visibilità e di risorse certe. Ci auguriamo che la prossima finanziaria recepisca le nostre esigenze. Perché la politica appare lontana?”.
A queste domande hanno risposto oltre il vice ministro dell’economia, Roberto Pinza, anche il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, l’assessore al turismo e al commercio della Regione Emilia Romagna, Guido Pasi, l’amministratore delegato di Apt servizi, Andrea Babbi e il sindaco di Cervia, Roberto Zoffoli.
Il presidente degli albergatori Ascom è convinto che per parlare seriamente di turismo occorra iniziare a palare del rifinanziamento delle leggi del turismo, come la legge 135 e la legge 40, inoltre, ha aggiunto, “occorre che iniziamo a guardare i fatturati delle aziende. Non sono più, o non solo, i dati delle presenze e degli arrivi a determinare il buon andamento di una stagione. Aumentano gli arrivi? Cosa significa? Che cambia il modo di lavorare degli albergatori e che quindi il turismo sta cambiando. E’ il dato del fatturato a determinare il buon andamento della stagione turistica per il singolo imprenditore e per la città”, spiega Medri. “Il nostro turismo – ha proseguito il presidente degli albergatori – è composto da una miriade di piccole e medie imprese, per lo più a conduzione familiare, che rappresentano il 95,3 % dell’offerta globale. I 27 gruppi stranieri operanti in Italia raggiungono appena l’1%, i 200 gruppi italiani appena il 3,8%. Dobbiamo partire da questi dati, perché abbiamo bisogno di interventi e prodotti mirati alle nostre specifiche esigenze: nel campo dei finanziamenti, della fiscalità, del lavoro, della regolamentazione complessiva del mercato. Si pensi, per fare un esempio, alla questione dell’accesso al credito: le banche prediligono i settori dove c’è concentrazione, ma il turismo è ancora legato alla stagionalità; gli incassi non sono distribuiti lungo l’intero arco dell’anno. Per questo servono strumenti finanziari adeguati alla piccola impresa”.
Ma per rilanciare davvero il turismo gli albergatori chiedono anche di rafforzare il marchio Italia all’estero, di aumentare e migliorare le azioni di promo commercializzazione all’estero e i collegamenti.