Buongiorno Senegal
, in biciclette da Dakar a Podor è la cronaca del viaggio, percorso dopo percorso, con tutto ciò che si è incontrato, osservato, vissuto, in un paese tanto diverso da quello d’origine. L’autrice, Cecilia Gentile, giornalista, appassionata di bicicletta e fotografia, intraprende l’avventura del cicloviaggio in Senegal accompagnata da ansie e paure. I suoi precedenti viaggi si erano limitati alla “nostra cara, vecchia e rassicurante Europa occidentale” come scrive nella introduzione. Il desiderio di nuove esplorazioni sulle due ruote la portano a condividere un viaggio in Senegal, con altre cinque persone che ha visto una sola volta: Vassilis, l’esperto, Francesco, Laila, Nadia Enrico.
Un viaggio a pedali in Senegal per unire due diversità. Quella dell’Africa rispetto all’Europa e quella della bicicletta rispetto alla macchina. Una magica combinazione che porta a scoprire il legame con la terra, a far cadere le barriere, a guardare alle persone e alle cose con occhi nuovi.
Il Senegal, un mondo tanto lontano e poco comprensibile se misurato con i nostri parametri. Cecilia Gentile scopre, nel suo pedalare, – come si legge nella prefazione di Walter Veltroni – “che i valori che noi abbiamo perso sono tutti lì, in Africa… con profonda umiltà l’autrice è riuscita a superare il muro della disinformazione e dell’insicurezza, che ci rende timorosi, indifferenti, ostili”.
Il viaggio in bicicletta ha coperto un percorso di 515 chilometri in 13 giorni di pedalate effettive. Il Senegal poiché non è un paese già rodato ai cicloviaggi ha riservato infinite sorprese e imprevisti, “…è stato questo il bello della nostra avventura: plasmarsi ogni giorno a seconda del fluire diverso delle cose”. Così le pedalate nel caos di Dakar, le notti passate nei villaggi sotto grappoli di stelle, le solitudini della savana, le onde dell’Oceano e soprattutto l’incontro con le straordinarie persone del Senegal.
La biciclette è un mezzo straordinario che consente di mettere in relazione in modo lento e progressivo le persone, le situazioni, i paesaggi. Alla fine sarà naturale dire “Nanga def Senegal. Buongiorno Senegal”.
Il libro si compone anche di una galleria fotografica che documenta le diverse tappe e, come una guida, chiude con delle carte stradali, la cronistoria del viaggio, appunti di viaggio e informazioni utili.