Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Il Grande Mare di Sabbia

Il Grande Mare di Sabbiadi Stefano Malatesta, collana Biblioteca Neri Pozza, Editore Neri Pozza, pagine 368, € 14,00. ” width=”187″ height=”280″> Il Grande Mare di Sabbiadi Stefano Malatesta, collana Biblioteca Neri Pozza, Editore Neri Pozza, pagine 368, € 14,00. La rappresentazione del deserto attraverso i libri, per chi non vi è mai stato, è qualcosa di straordinario, anche se spesso monotono. Un viaggiatore inglese, rientrato da una traversata del deserto, a chi gli chiese se era andata bene rispose “un maledetto uadi dietro l’altro”. In realtà, i libri si limitano a raccontare l’esteriorità del deserto descrivendo i bagliori violetto e … Leggi tutto


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di Stefano Malatesta, collana Biblioteca Neri Pozza, Editore Neri Pozza, pagine 368, € 14,00.
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Il Grande Mare di Sabbia
di Stefano Malatesta, collana Biblioteca Neri Pozza, Editore Neri Pozza, pagine 368, € 14,00.

La rappresentazione del deserto attraverso i libri, per chi non vi è mai stato, è qualcosa di straordinario, anche se spesso monotono. Un viaggiatore inglese, rientrato da una traversata del deserto, a chi gli chiese se era andata bene rispose “un maledetto uadi dietro l’altro”.
In realtà, i libri si limitano a raccontare l’esteriorità del deserto descrivendo i bagliori violetto e arancio dei tramonti, le calde dune colore dell’oro, le montagne nere con le cime merlettate, le depressioni ricoperte di sale e di gesso. Ogni volta si cerca di rappresentarne l’esteriorità. Un immenso vuoto caratterizzato dalla monotonia e dalla ripetizione. Al contrario, il deserto è varietà e imprevisto. A ben guardare, il deserto è pieno di storie di uomini, donne, esploratori, soldati, viaggiatori, predoni.
Il Grande Mare di Sabbia” di Stefano Malatesta, è un libro che ha il fascino dell’unicità. L’autore non racconta una storia. Interpreta con la sua prosa scorrevole, avvincente il fascino multiforme del deserto attraverso storie differenti tra loro, che assomigliano a racconti di viaggio ma che si indirizzano altrove.
Stefano Malatesta da cronista qual è, non viaggia per vedere e basta. Nell’andare da qualche parte attraverso montagne e deserti è sempre alla ricerca di qualcosa o di qualcuno per ricostruire vite avventurose o, semplicemente per raccontare attraverso l’ascolto di altri testimoni, per narrare gli altri vissuti di quei personaggi che in quei luoghi hanno compiuto imprese mirabolanti.
Il libro raccoglie tante storie di personaggi affascinanti, di imprese epiche e di luoghi mostrandoli sotto una nuova luce.
E’ accaduto per uno dei suoi eroi, Laslo von Almasy, nel capitolo “un paziente non tanto inglese”, di cui riporta la vera storia, molto più eccitante di quella del romanzo o del film. Malatesta è sempre sulle tracce di qualcosa o di qualcuno: di Gibbal, un etnologo francese morto in circostanze misteriose; di un treno che si chiamava “Sahara Express”, un progetto che non è mai stato realizzato ma che è costata la vita a molte persone; dei soldati italiani in Libia e dei commandos inglesi, di audaci esploratori e di ancora più audaci viaggiatrici. Il caso di Ella Maillart, detta “Kini”, una delle due o tre più grandi viaggiatrici-scrittrici del secolo scorso e di Peter Fleming, scrittore e inviato del Times, che fecero la traversata dell’Asia centrale passando per il deserto del Taklamakan. Ma anche storie del Cairo tra le due guerre mondiali e di una spia che diventerà presidente di una grande nazione…

(Pi.Ricc.)
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