In occasione delle vacanze pasquali, ma non solo, se vi capita di fare una capatina a Roma, vi proponiamo un breve viaggio tra le mostre d’arte temporanee esposte nella capitale.
Tanto per cominciare partiamo con una mostra sulle carceri italiane attraverso gli scatti del fotografo Francesco Cocco, nella sala Santa Rita dell’assessorato alle Politiche Culturali del comune di Roma dall’1 al 30 marzo 2007. Si tratta di una narrazione pura ed essenziale, di un percorso fotografico all’interno delle carceri, nelle celle e nei corridoi dei maggiori istituti penitenziari italiani, dove uomini e donne, detenuti e detenute, si sono lasciati ritrarre. Le fotografie, in bianco e nero, sono state realizzate tra il 2001 e il 2005 nelle carceri di Milano, Modena, Palermo, Bologna, Trani, Roma, Messina, Prato, Torino, Cagliari, Alghero, Pisa e sono state raccolte nel volume “Prisons” pubblicato in Italia da Logos nel 2006, con testi di Adriano Sofri e Renata Ferri.
Nell’ambito della pittura e del disegno invece, ricordiamo al Complesso del Vittoriano dal 9 marzo fino al 7 luglio “Chagall delle meraviglie” centottanta opere immerse in un’atmosfera fiabesca e intrisa dei luoghi e delle tradizioni russa ed ebraica che costituiscono il background dell’autore russo (1887-1985), tra feste popolari, immagini rubate ai libri di favole e riti religiosi.
Presso i Chiostri del Bramante, invece, esposta fino al 6 maggio, dopo il successo ottenuto nella sede bolognese, la prima mostra monografica con dipinti e disegni, per un totale di centosessanta opere, mai dedicata ad Annibale (Bologna, 1560 – Roma, 1609), non solo il più famoso dei tre Carracci, ma forse il più grande degli artisti bolognesi di tutti i tempi, protagonista di una vicenda che muta radicalmente il modo d’intendere la pittura all’insegna di una ritrovata intesa tra natura e storia.
Dal 10 marzo al 10 giugno 2007 le Scuderie del Quirinale ospitano la mostra, “Dürer e l’Italia”, a cura di Kristina Herrmann Fiore, che indaga per la prima volta i rapporti tra questo artista e il nostro Paese. Da un lato, l’esposizione racconta quanto Dürer (Norimberga 1471 – 1528) abbia riflettuto sulla grande arte italiana e quanto ne abbia recepito in un confronto fra i suoi dipinti e opere di Leonardo, Mantegna, Giovanni Bellini, Pollaiolo, Agostino da Lodi, Lorenzo di Credi. Dall’altro, rintraccia il suo influsso su artisti come Raffaello, Pontormo, i Carracci, Caravaggio e i caravaggeschi fino a Domenico Fetti e Carlo Maratta. a complemento della mostra delle Scuderie del Quirinale, Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi ospiterà, dal 29 marzo al 10 giugno, “Albrecht Dürer incisore”.