“Ci fu un’Era, molto antica, nella quale Luce e Buio erano uniti”: ecco il secondo, attesissimo episodio della saga sul mondo magico “Fairy Oak” inventata, caso raro, da un’autrice italiana – Elisabetta Gnone – che affronta il tema in modo tanto coinvolgente da affascinare anche gli adulti: “L’Incanto del Buio”, è un viaggio nella fantasia “Fairy Oak”, la trilogia il cui primo volume “Il Segreto delle Gemelle” ha rappresentato uno strepitoso successo editoriale: tra i primi dieci titoli più venduti dell’ultimo anno (oltre 100 mila copie solo in Italia), stabile nelle prime posizioni della classifica nazionale dei libri per ragazzi per oltre nove mesi.
Nella Valle di Verdepiano, Fairy Oak è un villaggio incantato cresciuto intorno a un grande albero fatato, la Quercia (Oak in inglese) da cui prende il nome. Abitato da creature magiche e da esseri umani, mescolati e difficili da distinguere, e da fate piccole e luminose che da maghi e streghe della valle sono incaricate di accudire i piccoli del villaggio.
Se nel primo episodio le fate raccontano storie di bambini a “streghe dagli occhi buoni” e tutto pare molto strano – ma possibile in un mondo magico – nel secondo i Magici della luce e i Nonmagici del buio convivono in buona armonia.
Il nemico però è in agguato: il Signore del Buio turba la pace, vuole governare il mondo nell’oscurità e lotta per distruggere la luce che i Magici difendono. Non mancano le difficoltà e l’intervento delle streghe gemelle, Vaniglia e Pervinca. Fantasy sul potere della natura di creare e di distruggere.