“La storia dell’India è la storia del rapporto tra Dio e gli uomini”. Pierpaolo Di Nardo inizia così a descrivere, nel primo capitolo della guida “India del Nord”, la storia e il complesso sistema filosofico e di pensiero della civiltà indiana che, nel corso dei secoli, si è tramandata intatta con segni riconoscibili anche ai giorni nostri.
Si dice: “L’India entra una sola volta nella vita per non uscirne più”. Un’affermazione che insieme al Mal d’India, di cui Di Nardo fa cenno nell’introduzione, sottoscrivo per averlo provato nel mio primo viaggio di due anni fa in quel paese e per avere un figlio che, sedotto dalla spiritualità che quel mondo emana, ne ha fatto la sua seconda casa.
Un male buono che si percepisce già all’arrivo in aeroporto. Dal momento che metti piede in India per le strade di Delhi o di Varanasi (Benares), tra la gente, nei templi o nei mercati delle città di questo grande paese qualcosa ti pervade, diventa parte di te e non puoi più farne a meno. Da principio tutto è strano, insolito: il rumore, il chiacchiericcio, le voci, i clacson, lo scampanellio delle biciclette, gli odori forti. Per un occidentale il primo impatto non è dei più semplici. Ci appare un paese non spiegabile, per molti incomprensibile ma dopo qualche giorno non vorresti più venir via e, una volta a casa, vorresti tornare.
Forse la cosa che più attrae il viaggiatore è l’incontro con un mondo altro, come scrive Di Nardo, un mondo assai distante dalla nostra concezione del tempo e della vita, ma vicino all’umano sentire.
In qualsiasi luogo ci troviamo a qualsiasi ora del giorno o della notte, l’India ci offre una possibilità per conoscere, per confrontarci e per guardare le cose da un altro punto di vista… Qui si incontra una natura primordiale che nella nostra vita di cittadini abbiamo rimosso. Un mondo che ci consente di guardarci dentro. Una possibilità che bisogna concedersi almeno una volta nella vita!
Questa guida ci offre itinerari di viaggio dettagliati, costellati di episodi, racconti e incontri. Parla della musica e del cinema indiano, del teatro e degli dèi indù. Accompagna il turista-viaggiatore alla scoperta dei tesori dei Maharaja del Rajasthan, lungo le rive del Gange nella città sacra di Benares, negli sperduti monasteri del Ladakh nella valle dell’Indo. Ma si inerpica anche nelle valli del Sikkim ai piedi dell’Himalaya, per poi perdersi nelle strade affollate di Calcutta e di Delhi, e tra le tribù remote dell’Arunachal Pradesh.
Informazioni utili per organizzare gli spostamenti e muoversi nel Nord dell’India sono accompagnate da cartine dettagliate e foto.