Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Un giorno, viaggiando

Un giorno, viaggiando, The lonely planet story di Tony e Maureen Wheeler, edito da EDT, pagine 437, euro 18,00. Già in libreria da alcune settimane, l’ultimo testo della Lonely Planet non è una guida turistica, ma la biografia dei suoi fondatori, Tony e Maureen Wheeler. A oltre trent’anni dal loro primo libro, i protagonisti di una delle più note case editrici del settore hanno deciso di raccontare se stessi: la loro vita, i viaggi, come è nata l’idea di scrivere guide e come è cresciuta dagli anni Settanta ad oggi. Le 437 pagine di ricordi prendono le mosse dal Regent’s … Leggi tutto


Un giorno, viaggiando, The lonely planet story <br />di Tony e Maureen Wheeler, edito da EDT,  pagine 437, euro 18,00.<br />
Un giorno, viaggiando, The lonely planet story
di Tony e Maureen Wheeler, edito da EDT, pagine 437, euro 18,00.

Già in libreria da alcune settimane, l’ultimo testo della Lonely Planet non è una guida turistica, ma la biografia dei suoi fondatori, Tony e Maureen Wheeler. A oltre trent’anni dal loro primo libro, i protagonisti di una delle più note case editrici del settore hanno deciso di raccontare se stessi: la loro vita, i viaggi, come è nata l’idea di scrivere guide e come è cresciuta dagli anni Settanta ad oggi. Le 437 pagine di ricordi prendono le mosse dal Regent’s Park di Londra: Tony, giovane ingegnere, e Maureen, studentessa da poco arrivata da Belfast, si incontrano in una panchina del parco. Si sposano nel 1971 e l’anno dopo sono in viaggio verso l’Australia: lungo l’Asia e la rotta hippy, con un budget limitato che avrebbe fatto la loro fortuna. La prima guida Lonely Planet, Across Asia on the Cheap, autoprodotta nel ’73, nasce dall’idea di raccontare quel viaggio e dare tutte le informazioni utili per ripeterlo. “Una guida”, ha detto Tony Wheeler presentando il suo libro a Milano, “deve prima di tutto salvarti la vita”, cioè dare indicazioni pratiche su come muoversi, dove andare a dormire e a mangiare in paesi che, soprattutto allora, erano poco trattati dai libri di viaggio.
Da allora, la storia della Lonely Planet assomiglia a un’incredibile avventura a lieto fine: con colpi di scena, alti e bassi, gli inevitabili tempi duri degli inizi ma anche straordinarie fughe in avanti. Nel 1984, undici anni dopo la prima guida pubblicata in Australia, Lonely Planet approda a San Francisco e inizia a pensare alle guide per il vecchio continente. Ha già trattato diversi paesi in Asia, Australia, Pacifico, Africa e Sudamerica e ha raggiunto il primo milione di dollari di fatturato. L’evoluzione dello “stile Lonely Planet”, oggi conosciuto da tutti, si intreccia alle vicende familiari di Tony e Maureen, che nel frattempo hanno avuto due figli, hanno continuato a viaggiare per il mondo, hanno allargato via via la rosa dei collaboratori e degli autori delle guide, e non ultimo hanno accompagnato lo sviluppo della casa editrice a quello delle tecnologie. Nella prosa vivace e ricca di humour che li contraddistingue, gli autori ricordano le prime macchine per la composizione elettronica dei testi, il personal computer, Internet. Per loro questa biografia è un viaggio nel passato, per il lettore un aiuto a considerare come è cambiato il mondo in questi ultimi decenni e come è cambiato il turismo. Oggi gli hippies che giungono in Afghanistan con pochi centesimi di dollari in tasca sono meno numerosi, le comodità e i servizi per chi viaggia non mancano e non mancano le guide. C’è sempre però qualcosa da scoprire: “Continuo a essere un fanatico dei viaggi”, scrive Tony Wheeler in conclusione, “Datemi un biglietto e sono già sulla via dell’aeroporto”.
La Lonely Planet ha esordito pubblicando guide su posti che nessun altro editore aveva mai preso in considerazione.

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