Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

A Perugia per la galleria nazionale dell’Umbria

Il 18 dicembre è stata inaugurata l’ultima parte dello spazio ampliato e rinnovato per 4 mila metri quadri e tremila opere restaurate

Orazio Gentileschi, Santa Cecilia suona la spinetta - copia
Orazio Gentileschi, Santa Cecilia suona la spinetta – copia

La galleria nazionale dell’Umbria è stata aperta al pubblico nei locali definitivamente rinnovati del palazzo dei Priori. Il progetto di ampliamento e ristrutturazione della galleria, già presentato nelle tappe intermedie, ha chiuso il cerchio con l’inaugurazione del 18 dicembre scorso e numeri di tutto rispetto: 4 mila metri quadri, tremila opere restaurate, un investimento del ministero per i Beni e le Attività Culturali di più di otto milioni di euro. La galleria raddoppia i suoi spazi, su quattro piani del palazzo civico, anche grazie al trasferimento di parte degli uffici comunali, per circa 1500 metri quadri e dopo gli interventi strutturali che hanno interessato l’edificio nel ’97 in seguito al terremoto.
La collezione comprende dipinti e sculture dal Medioevo sino all’Ottocento. Il suo pezzo forte è la serie di dipinti su tavola di Duecento, Trecento e Quattrocento di autori di rilievo locale e nazionale. Grandi nomi: Gentile da Fabriano, Duccio da Buoninsegna, Perugino e per il primo Rinascimento Piero della Francesca, Beato Angelico, Benozzo Gozzoli. Una sezione è dedicata a pezzi di oreficeria e in particolare al patrimonio del papa Benedetto XI, con avori francesi di stile gotico; ancora, ci sono le caratteristiche tovaglie umbre, i disegni di Federico Barocci e per la pittura tele che attraversano il pieno Cinquecento, il naturalismo e ispirazioni caravaggesche del Seicento e infine stili diversi per Settecento e Ottocento. La collezione ha opere di Orazio Gentileschi, Valentin de Boulogne, Pietro di Cortona, Giaquinto, Sebastiano Conca. Ha anche sculture, libri, tessuti, attrezzi di lavoro. 

Cavalier d'Arpino, Trasporto di Cristo al sepolcro
Cavalier d’Arpino, Trasporto di Cristo al sepolcro

“Il progetto per la nuova galleria è iniziato negli anni Novanta ed è andato avanti a step successivi nel ’94, nel ’97, nel 2002 e nel 2004”, racconta Vittoria Garibaldi, direttore della Gnu. Il sisma del ’97 aveva procurato danni all’edificio del palazzo dei Priori per quasi quattro miliardi di euro: si è ricostruito, a volte scoprendo tesori inattesi, come frammenti di decorazioni murali, affreschi nascosti o addirittura una torre, quella di Benvenuto di Cola dei Servitori, che era stata inglobata nell’edificio nel 1323. Passo dopo passo si è cercato di “conciliare le esigenze della ristrutturazione con l’obiettivo di rendere visibili i diversi ampliamenti che l’edificio ha subito nel corso dei secoli”, spiega Garibaldi. L’obiettivo era dare spazio alla grande collezione civica, galleria nazionale dal 1918 dopo una storia secolare.
La raccolta nasce all’interno dell’Accademia del Disegno di Perugia: “l’Accademia venne fondata nel 1573 e, allora, era la seconda sorta in Italia dopo quella di Firenze”, ricorda Garibaldi. Il corpus iniziale era pensato dunque per fare da scuola agli studenti d’arte con dipinti, gessi, copie di grandi opere. Nei secoli successivi, con Napoleone poi e con l’Unità d’Italia, l’indemaniazione, cioè la pratica dei trasferimenti a proprietà statale delle opere di Ordini e congregazioni religiose soppresse, porta alla galleria altri tesori. Le opere sono oggi protette da ambienti microclimatici per la loro conservazione, in particolare per i delicati dipinti su tavola, e da nuovi sistemi di sicurezza contro i furti. La galleria nazionale dell’Umbria ha già avviato contatti con le scuole per attività didattiche e visite guidate. Gli spazi sono stati studiati per essere accessibili ai disabili, lavoro non facile in un edificio storico, mentre sono in fase di progettazione percorsi specifici per visitatori non vedenti: con sculture, modelli e riproduzioni realizzate ad hoc.
 
Galleria nazionale dell’Umbria, palazzo dei Priori, corso Vannuncci 19, Perugia. Per informazioni: tel/fax 075 5741400

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