Domenica 24 Novembre 2024 - Anno XXII

Colombo e la “Mèrica”, a Siviglia una Mostra, a Genova “nisba”…

Come sempre gli Italiani riescono a fare casino, a buttare al vento buone occasioni, non senza dimenticare quel che c’è (oltretutto non un granché, visti i secoli di servaggio) di buono nel loro passato. Prendete la vicenda di Cristoforo Colombo. Il 12 ottobre l’America festeggia a New York il Columbus Day e mentre scrivo queste righe, a Madrid si celebra il Dia de la Hispanidad (sotto Franco si chiamava il Dìa de la Raza) con le Forze Armate che sfilano tra il re e la statua del navigatore genovese.  Italiani in America. Per Colombo? No, per lo shopping… Festeggiamenti per … Leggi tutto

Come sempre gli Italiani riescono a fare casino, a buttare al vento buone occasioni, non senza dimenticare quel che c’è (oltretutto non un granché, visti i secoli di servaggio) di buono nel loro passato.
Prendete la vicenda di Cristoforo Colombo. Il 12 ottobre l’America festeggia a New York il Columbus Day e mentre scrivo queste righe, a Madrid si celebra il Dia de la Hispanidad (sotto Franco si chiamava il Dìa de la Raza) con le Forze Armate che sfilano tra il re e la statua del navigatore genovese. 

Italiani in America. Per Colombo? No, per lo shopping…

Festeggiamenti per il Columbus Day per le vie di New York
Festeggiamenti per il Columbus Day per le vie di New York

A Genova, invece, “nisba” (o al massimo ci sarà qualche “manifestazioncina del putt” di routine, visto che nessun giornale ne parla). Dopo la morte di Paolo Emilio Taviani – grande studioso del “Almirante del Mar Oceano” – e fatta eccezione per un paio di intriganti libri del mio amico Ruggero Marino, sembra che al Belpaese di Colombo non gliene freghi proprio niente. Salvo ricordarsene – vedi articolo di Stella sul Corriere – per combinare una bella “scampagnata colombiana” a New York, come accaduto alle delegazioni della campana signora Mastella e della Regione Lombardia. Sembra però trattarsi di “quisquilie”, faccende più connesse allo shopping nella Grande Mela che con l’omaggio del (Bel)Paese al più noto dei suoi “Poeti, Santi, Eroi. Navigatori ecc”, devozione, semmai esistente, oltretutto macchiata da bassi interessi di bottega perché – asserirono i Lumbàrd e i Terùn – la gita era solo in funzione di andare a piazzare due tarallucci e un paio di bottiglie di Valcalepio.
A ‘sto punto, visto che in Italia se qualcuno si ricorda di Colombo lo fa soltanto “perché il dollaro è basso e così si piazza meglio la merce”, ho pensato bene di fare un salto a Siviglia a godermi (nello splendido Archivo General de Indias) l’Esposizione titolata “Colòn desde Andalucìa”.

LEGGI ANCHE  Monferrato, bella ri-scoperta

… mentre a Siviglia, per esempio…

Una bellissima Mostra, grande documentazione, alcune novità.
Gli studi dell’Università di Granada sul Dna di quanto resta del corpo inumato nella Cattedrale di Siviglia ne hanno confermato l’appartenenza a Colombo e soprattutto la sua intelligente suddivisione in quattro blocchi tematici. Che passo a elencare con brevi segnalazioni e commenti.

Condividi sui social: