Sabato 23 Novembre 2024 - Anno XXII

Aitr presenta il Manifesto di Penne alla conferenza governativa

I risultati del Forum “Bel Paese, Buon Turismo”: un osservatorio sugli impatti del turismo e sistemi locali per viaggi e vacanze responsabili

La conferenza mondiale per il turismo a Montesilvano
La conferenza mondiale per il turismo a Montesilvano

Ha lavorato prima di presentarsi alla conferenza nazionale governativa sul Turismo di Montesilvano a Pescara. Lo ha fatto a Penne durante il Forum del Turismo Responsabile 2006 “Bel Paese, Buon Turismo” il 27 e 28 settembre, con oltre 20 sigle di associazioni ed enti impegnati a vario titolo nella promozione del territorio e del turismo  per un totale di circa 200 le presenze.  A conclusione dell’incontro Aitr – Associazione italiana turismo responsabile, che riunisce la maggior parte degli organismi non profit impegnati nel turismo in Italia e i touroperator di turismo responsabile, oltre alle comunità locali del Sud del mondo, spesso impegnate anche nel commercio equo e solidale – promotrice dell’iniziativa,  ha elaborato “il Manifesto di Penne”, un documento che afferma in differenti proposte il comune sentire di un ampio numero di soggetti presenti al forum, “In particolare – spiega Maurizio Davolio, presidente Aitr -mettendo tra le parole chiave del documento la qualità, la convivialità, l’orgoglio e l’identità, la bellezza e la biodiversità, la riconoscibilità e il posizionamento sul mercato di iniziative turistiche con una forte componente di impegno sociale e civile”.

Maurizio Davolio
Maurizio Davolio

Quali sono queste proposte? Tra i risultati del forum emergono due
progetti, il primo esprime la volontà di istituire un “osservatorio
sugli impatti del turismo” dando voce alla denuncia e alla critica
degli impatti negativi del turismo e sottolineando invece gli aspetti
positivi, dall’incontro tra turisti e comunità locali e tutela
dell’ambiente e del patrimonio culturale e artistico. Il secondo,
invece, a partire dalle esperienze associative e in particolare di
turismo comunitario in Italia (I briganti del Cerreto in Emilia e le
Donne di Domus Amigas nell’Iglesiente sardo) intende sviluppare
“sistemi locali di turismo responsabile” in cui la libera aggregazione
di soggetti con interessi e impegno diversi catalizzino il loro operare
nel creare poli in territori circoscritti e con omogeneità sociali e
comunitarie.
“Questo Forum è il primo di una stagione di iniziative che inaugura l’impegno di Aitr sul fronte del turismo italiano e la creazione di una rete di soggetti che condividono idee valori e buone pratiche – afferma il presidente AItr -. Questi soggetti troveranno un percorso comune per contribuire alla qualità dell’accoglienza, dell’ospitalità e dello sviluppo comunitario del nostro Paese basato sugli aspetti di identità, unicità e convivialità”.
Ma vi è un’ulteriore ragione che spiega il movimento di queste realtà associative. Infatti, “le politiche del turismo  – commenta Davolio – sono principalmente discusse fra gli enti pubblici, Stato, Regioni, Associazioni dei Comuni e delle Province, e le maggiori organizzazioni di categoria. Invece, esistono altri soggetti che operano nel turismo, incidendo in modo consistente e generoso sull’offerta e la qualità turistica italiana. È pertanto giusto che possano esprimere e rappresentare in sedi opportune il loro punto di vista, le proprie idee, proposte e critiche, contribuendo positivamente alla politica turistica italiana”.
Si tratta di associazioni ambientaliste, dei consumatori e degli utenti, del volontariato sociale e culturale, cooperative turistiche e sociali, parti importanti della società civile che fanno riferimento a segmenti emergenti impegnati a valorizzare aspetti ambientali, paesaggistici, naturalistici, culturali ed enogastronomici del patrimonio italiano. “Il Forum vuole quindi – conclude Davolio – essere la sede dove questi soggetti possano portare il loro contributo al dibattito sul futuro del turismo in Italia”.

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