Sabato 27 Aprile 2024 - Anno XXII

Los Angeles e dintorni: di tutto e di più

Il dibattito in America è vivo già da qualche anno: riuscirà Los Angeles a riconquistare lo status di “città”? Quindi quello di città dotata di un centro degno di questo nome? Proviamo a conoscerla da vicino, con le sue mille attrattive

Foto:Peter Bennet, Ambient Images
Foto:Peter Bennet, Ambient Images

Provate ad arrivare a Los Angeles e a chiedere ai passanti di indicarvi il centro della città. Dopo una inevitabile pausa di riflessione iniziale, mista a smarrimento, le risposte saranno le più disparate. Si, perché Los Angeles è da tutti considerata un’area indefinita con confini eterei; i suoi stessi abitanti stentano a considerarsi una vera e propria comunità e a darsi un’identità unitaria.
In effetti, chi abita a Beverly Hills non si considera di certo un “angeleno” (pronuncia, “angelino”) come sono stati battezzati, spesso a loro insaputa, gli abitanti di Los Angeles. Lo stesso dicasi per gli abitanti di Venice Beach, Santa Monica o di Culver City. Al contrario dei newyorkesi, ad esempio, non c’è uno spirito unitario che li fa sentire parte della Big City e che li racchiude a prescindere dalla loro razza, professione o estrazione sociale.

Downtown in ripresa, dopo l’abbandono

I grattacieli di Downtown visti dalla zona residenziale (Foto:Peter Bennet, Ambient Images)
I grattacieli di Downtown visti dalla zona residenziale (Foto:Peter Bennet, Ambient Images)

La candidata più plausibile per conquistare lo status di centro cittadino è la vecchia Downtown Los Angeles., l’unica area dell’agglomerato urbano chiamato Greater L.A., costruito in senso verticale, con grattacieli e palazzi tipici delle città americane tradizionali della East Coast, oppure di San Francisco o Seattle, che è comunque da anni abbandonata al degrado dei tanti palazzi che lasciano solo intravedere il lustro degli anni d’oro.
Downtown Los Angeles. negli anni Cinquanta e Sessanta era probabilmente l’area urbana col maggior numero di teatri, cabaret, spettacoli ed eventi per miglio quadrato di tutti gli States. Col passare degli anni il boom economico ha spinto l’urbanizzazione a conquistare gli spazi circostanti, estendendo la città in larghezza e prediligendo quella formazione edilizia in “orizzontale” che è ormai tipica di Los Angeles.: ville e villette che difficilmente superano i due piani, ognuna dotata di giardinetto privato e posto macchina. Downtown si è sempre più spopolata, rimanendo centro operativo della finanza durante il giorno e sostanzialmente “no-man’s land” (terra di nessuno) di notte.

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Downtown (Foto:Richard Carroll, Ambient Images)
Downtown (Foto:Richard Carroll, Ambient Images)

Allo spopolamento, è seguito un “disimpegno” costante da ogni tipo di servizi.
Le scuole sono state chiuse da anni, impedendo anche ai più “resistenti” di rimanere a vivere a Downtown in condizioni normali; il ristorante più alla moda dell’area, chiude la cucina alle nove di sera e gli stessi taxi, per ordine della polizia, non possono prendere passeggeri in strada che non abbiano prenotato in anticipo via telefonica. “Last but not least”, i supermercati delle grandi catene che caratterizzano ogni angolo degli States, a Downtown non ci sono. Per convincerli ad aprire, si è arrivati ad offrire loro ben sette milioni di dollari in sussidi; nonostante questo il primo supermercato comparirà, bene che vada, nel 2007.  
Solo di recente il centro “storico” di Los Angeles sta timidamente tornando ad ospitare, oltre ad alcuni nuovi residenti, anche un barlume di vita notturna, ormai da anni sparita nelle maleodoranti e malfamate strade del vecchio quartiere.
Grazie ad alcune ristrutturazioni in corso nella zona, il quartiere sta tornando a nuova vita e forse fra qualche anno anche a Los Angeles si potrà chiedere indicazioni per raggiungere il “centro”.

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