Venerdì 10 Maggio 2024 - Anno XXII

Los Angeles e dintorni: di tutto e di più

Il dibattito in America è vivo già da qualche anno: riuscirà Los Angeles a riconquistare lo status di “città”? Quindi quello di città dotata di un centro degno di questo nome? Proviamo a conoscerla da vicino, con le sue mille attrattive

Mix latino e americano

Walt Disney Concert Hall (Foto:Anthony Arendt, Ambient Images)
Walt Disney Concert Hall (Foto:Anthony Arendt, Ambient Images)

La recente costruzione di opere come lo stadio “Staple Centre”, sede delle partite delle squadre di basket dei Lakers e dei Clippers, o il Walt Disney Concert Hall di Frank Gehry, fungono certamente da polo d’attrazione e stanno rivitalizzando la vita notturna di Downtown.
A parte questi splendidi esempi, dal punto di vista architettonico Los Angeles probabilmente non regge il paragone con altri centri urbani americani quali New York, Chicago, San Francisco, tutte dotate di un fascino cittadino, dove una volta arrivati si respira l’anima della città, delle comunità che vi abitano. Los Angeles non è così.
Partendo dal fatto che il centro non è ben identificabile, da una parte è difficile andare a scovare la sua “anima cittadina”, dall’altra però il bello di Los Angeles risiede nella  sua notevole energia.

Bambini messicani (Foto:Larry Brownstein, Ambient Images)
Bambini messicani (Foto:Larry Brownstein, Ambient Images)

Questo perché la “città degli Angeli” è stata da molti definita così: un fascio, un fastello di energia che si respira non nei luoghi, ma nel modo di “fare” e nell’attitudine degli abitanti del non-luogo chiamato Los Angeles.
Un’attitudine scanzonata e un modo di fare che appare naturalmente “friendly” (per poi non esserlo necessariamente) e aperto. Non so se sono stati effettuati studi al riguardo o dipenda solo dal clima, ma gli angelinos camminano in maniera diversa dai newyorchesi o dagli abitanti di altre città americane; sembrano quasi salutare chiunque incrocino; sono più curiosi, più “italiani” e più cosmopoliti.
Forse anche più bravi a divertirsi e a cogliere l’occasione al volo per distrarsi dalla vita di tutti i giorni che di per sé, a vedere come la affrontano, sembra già divertimento. Lo spirito latino è presente anche per ragioni demografiche, ma è stato anche mutuato in un nuovo spirito americano. Un misto di relax latino ed attivismo statunitense; il tutto con i magnifici panorami post moderni della SoCal, la California del Sud, come la chiamano a quelle latitudini.

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Panorami grandiosi

Downtown Los Angeles (Foto:David Liu)
Downtown Los Angeles (Foto:David Liu)

La città degli Angeli è anche il punto di partenza ideale per una miriade di attività diverse ed interessanti. La sua posizione geografica, la vicinanza del mare, del deserto e delle montagne, ne fanno un’occasione unica per sbizzarrirsi in attività di ogni genere.
La città è dotata probabilmente dei più bei parchi privati fra le metropoli americane, anche se in pratica è sprovvista di parchi pubblici. Un’eccellente eccezione la si trova sulle colline di Hollywood, dove a pochi minuti dal centro urbano si può andare per un’escursione che permette di sovrastare dall’alto un grandioso panorama di Los Angeles. Prendendo Mulholland Drive (la celeberrima strada che ha ispirato l’omonimo film di David Lynch) pur restando a pochi chilometri dalla capitale, ci si eleva altissimi sulla spianata della Greater L.A., con l’Oceano e i grattacieli di Santa Monica sullo sfondo e le montagne spesso innevate alle spalle, in direzione del Nevada e di Las Vegas. Un panorama fantastico da gustarsi durante una passeggiata all’aria aperta e, una volta tanto a Los Angeles, nel verde e senza auto.
Per gli amanti delle passeggiate e delle vedute panoramiche, consiglierei anche una gita al Topanga State Park, sulle colline retrostanti Santa Monica. Più selvaggio di Mulholland Drive, è un’altra bellissima area verde da esplorare a piedi o a cavallo, grazie anche ai ranch locali che organizzano gite equestri guidate, per i più romantici o ardimentosi anche nelle notti di luna piena.

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