Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

La promessa dell’e-commerce. Mantenuta

Gli acquisti in rete incidono quasi il 7 per cento del mercato del turismo. Al primo posto voli e biglietti di viaggio, poi alberghi e pacchetti vacanze

La dinamica dinamica del numero di ordini per comparto merceologico (2005-2006)
La dinamica dinamica del numero di ordini per comparto merceologico (2005-2006)

Il turismo si conferma come il primo segmento di mercato per il commercio elettronico italiano nel 2005 e nel 2006. Secondo il rapporto dell’Osservatorio permamente sull’e-commerce promosso dalla School of management del Politecnico di Milano e dal consorzio NetComm, gli acquisti via Internet legati a viaggi e vacanze sarebbero il 43 per cento del mercato totale, con un transato di 1213 milioni di euro nel 2005. I dati di preconsuntivo stimano, per l’anno in corso, che questa quota stia arrivando a 1746 milioni di euro.
Il rapporto è la sesta edizione della ricerca che ogni anno il Politecnico di Milano conduce sul commercio sul web in Italia, nel settore business to consumer, quello rivolto al cliente finale. Lo studio evidenzia che il valore del comparto turismo sul resto del mercato on line non è cambiato rispetto al 2004 e che le percentuali di sviluppo sono in leggero calo in confronto a quelle, esponenziali, degli anni scorsi. Segno, questo, di una posizione rimasta stabile che però ha connotazioni decisamente positive. Se, raggruppando i diversi settori merceologici, il valore degli acquisti sul web è in genere sotto l’1 per cento rispetto a tutto ciò che si compra in Italia, i numeri aumentano sensibilmente se si tratta di turismo. Il tasso di penetrazione del settore è infatti tra il 4 e il 7 per cento, in linea con gli altri paesi occidentali. 

La promessa dell’e-commerce. Mantenuta

La sola vendita dei biglietti on line dovrebbe superare, nel 2006, il miliardo di euro. Ottimi risultati ha conseguito Trenitalia, con l’ampliamento dei servizi di ticketing e uno svilupppo oltre il 70 per cento, mentre sempre bene, anzi benissimo, procedono i siti di intermediazione come Expedia, eDreams e Volagratis che permettono la ricerca e il confronto di più opzioni di viaggio.
Le prenotazioni alberghiere stanno per raggiungere il 30 per cento del valore sul mercato, con un incremento di sviluppo molto alto, dati i bassi numeri di partenza. Tuttavia il settore è ancora limitato dal numero di alberghi nazionali presenti sul web – pochi, rispetto alla media europea – e da alcuni problemi tecnici come l’assenza di uno standard nel software di interfaccia tra gli hotel e i portali.
Segnali positivi, ma ancora tanto lavoro da fare, anche per il comparto minore del turismo on line, la vendita di pacchetti di viaggio, in crescita del 16 per cento nel 2006. Certo è più complesso vendere una vera e propria offerta di vacanza dal web e in questo caso gli italiani confermano la loro preferenza per il contatto diretto, con agenzie o tour operator.
Il rapporto dà conto solo delle aziende nazionali o con sedi sul territorio: non registra, quindi, i dati di vettori con sede all’estero, come Ryainair e altri, che pure incidono sugli acquisti degli italiani. In tutto, il mercato dell’e-commerce vale in Italia 2822 milioni di euro, al 2005, e 4091 al 2006. Dopo il turismo, via Internet si comprano beni di informatica ed elettronica di consumo, polizze assicurative e, in misura più contenuta, abbigliamento, editoria, prodotti confezionati per il largo consumo e della grande distribuzione, ricariche telefoniche, biglietti in prevendita, oggetti artigianali e artistici.

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