Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Spigolando tra turismo e dintorni

Sapevate che… Se si tratta di ostriche o di mutande “firmate” (quindi carissime) il Corriere della Sera le descrive e le elogia, se invece si tratta di viaggi presenta (e vende online) solo quelli sfigati? Il Corriere della Sera (edizione milanese) ha recentemente dedicato ampio spazio a quattro ristoranti nella zona di piazza della Repubblica. Tutti carissimi, ti alzi a fine pasto e in tasca ti ritrovi (minimo minimo) un centinaio di euro in meno (quando non sono duecento). Evidentemente in fatto di gastronomia e di moda (recensisce sempre jeans e mutande firmatissime, carissime, roba da boutique) al Corriere piace … Leggi tutto

Sapevate che… Se si tratta di ostriche o di mutande “firmate” (quindi carissime) il Corriere della Sera le descrive e le elogia, se invece si tratta di viaggi presenta (e vende online) solo quelli sfigati?

Il Corriere della Sera (edizione milanese) ha recentemente dedicato ampio spazio a quattro ristoranti nella zona di piazza della Repubblica. Tutti carissimi, ti alzi a fine pasto e in tasca ti ritrovi (minimo minimo) un centinaio di euro in meno (quando non sono duecento). Evidentemente in fatto di gastronomia e di moda (recensisce sempre jeans e mutande firmatissime, carissime, roba da boutique) al Corriere piace fare spendere la gente (o non è – come dicono a Genova – che “abbia la sua convenienza”)? Se si tratta di Turismo, invece, il quotidiano milanese (oltre a scavalcare le agenzie offrendo viaggi direttamente) propone solo roba dejà vu, trasferte superscontate, cheap, last minute, offerte speciali ecc ecc. Mai un viaggio intelligente, diverso, intrigante, non banale o scontato (non in termini economici ma nel senso che non sia una delle solite destinazioni); un viaggio in cui fare andare la testa (e quindi, se non carissimo, a un prezzo giusto). A quando la segnalazione di un posto “normale” (quelli dove si mangia bene e si spende poco, che poi, però, in effetti non esistono) o la “recensione” di un paio di jeans o di mutande il cui costo (causa l’assenza di una firma griffata sul sedere) ti fa risparmiare mezzo mese di stipendio?

Corrado Ruggeri
Corrado Ruggeri

Sapevate che… Fortunatamente il Corriere della Sera ha anche ottimi giornalisti esperti di turismo e grandi viaggiatori?
E’ il caso di Corrado Ruggeri, “trotamundos” in settanta Paesi, autore di tanti intriganti reportage e tre libri sull’Oriente. L’ultima opera di Ruggeri (informa Aldo Cazzullo nell’elzeviro in terza pagina) ha per titolo “Sì, viaggiare. Come, quando, con chi, perché” (Mondatori, pagine 190, 16 €) ed è stata scritta a quattro mani con un altro grande viaggiatore, Folco Quilici. Un libro sobrio, senza una foto (non se ne può più del solito articolo delle solite riviste di Turismo sulle solite mète esotiche con il solito servizio fotografico di belle modelle supergnocche sulla sabbia e sotto le palme con su i soliti costumi della solita fabbrica che ha pagato il solito servizio). Racconti e consigli senza fronzoli, insegnamenti derivati dall’esperienza impartiti all’amico lettore senza saccenteria. Curiosi (nel nome “dell’aver provato”, base di una trasferta non banale) i piaceri gastronomici di Ruggeri che spaziano dai bagarozzi ai vermi, dalle cavallette al coccodrillo (piatto prediletto della giovane figlia Eleonora). Insomma, al Corriere c’è anche qualcuno che non si allinea nel cantare i profondi valori contenuti in un viaggio a Sharm El Scemik.

Sapevate che… Per dormire e magnare il Governo poteva scegliere qualche “stella” in meno?
D’accordo che, fosse solo per ragioni di decoro, non sarebbe edificante vedere un Consiglio dei Ministri riunito nello scantinato della Pensione Conchiglia di Gatteo a Mare. Ma è anche vero che proprio in occasione di importantissime decisioni sui tagli alla spesa e sull’economia fino all’osso, i responsabili del Belpaese si sono riuniti in una Villa del Settecento che cucca 240 euro a notte per una singola (la doppia 280), dopodiché se ti siedi a tavola ti alzi con almeno 100 euro in meno. E dire che la gran maggioranza dei ministri era pure “senza portafoglio”. Avranno fatto mettere sul conto? Il nostro.

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Mara Venier e Fabrizio Del Noce
Mara Venier e Fabrizio Del Noce

Sapevate che… Dalle bellissime Baruffe Chiozzotte goldoniane, siamo passati a una Chiozzotta che baruffa con Del Noce?
Eh sì, per la Serie “Non c’è mai limite al peggio”, la Mara Venier s’è incazzata nera col Del Noce accusandolo di averla segata da “Domenica In”, in ossequio ai voleri del Vaticano. Che squallore, cara gent! E questi sarebbero gli “opinion leader” del Turismo, quelli che fanno tendenza annunciando ai giornali che vanno in vacanza sulla Costa Smeralda piuttosto che a Caparbio. Perché, o la Venier conta delle balle e allora la Rai non la licenzi ma le assegni ruoli superiori a quello di guardarobiera, oppure dice la verità; e allora, se il Vaticano davvero si interessa a controllare “Domenica In”, sarebbe il caso di dare le dimissioni da cattolici.

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