“Parigi è un vero oceano”, come diceva Balzac.
Un oceano sfuggente, anche se ci pare di conoscerla, di saperne a memoria i luoghi e i nomi. Città difficile da inquadrare in una guida.
Ci provano con bella convinzione gli autori, setacciando la capitale “grandeur” con lenti diverse: la prima volta, quando si deve vedere assolutamente Notre Dame e la Tour Eiffel; in caso di pioggia, che presenta i musei, dal d’Orsay al Jeu de Paume; con il sole, i parchi dai nomi “letterari” come il Bois de Boulogne o cimiteri come il Père Lachaise; con i bambini (Asterix, Disneyland ecc.); i quartieri: Montmartre, Montparnasse, Saint Germain.
Bastano questi nomi per capire che è impossibile chiudere Parigi in una cornice.
E allora ecco il cinema, la musica, i libri, insieme all’architettura e alla scienza, per tentare di definire almeno la cornice. Guida piacevole.
(redazione Mondointasca)