Il Castello di San Giorgio di La Spezia ospita dal 15 al 17 aprile “Archeologica 2005. L’oro dei liguri. Festival dell’archeologia e della cultura dell’olivo”. Nel palazzo delle collezioni archeologiche della città si svolge, per il quarto anno consecutivo, un ciclo di conferenze dedicate ai popoli italici in età preistorica.
Dal 2004, e con rinnovata attenzione quest’anno, l’iniziativa viene affiancata da un’esposizione di oli e sottoli locali: dopo ogni conferenza è stata organizzata una degustazione, che abbinerà gli oli a vini e prodotti tipici. “Per questa edizione abbiamo invitato le aziende produttrici, in collaborazione con la Confederazione Agricoltori-La Spezia”, ha detto Donatella Alessi, conservatore del museo del Castello e tra i promotori del festival, insieme a Marzia Ratti e Raffaella Fontana. “Sono previsti otto stands, che saranno collocati nelle terrazze del museo, e saranno esposti anche materiali e strumenti per la produzione dell’olio, provenienti dal Museo Etnografico della Colombara di Ortonovo”.
Il programma di Archeologica 2005 prevede incontri dedicati alla
cultura dell’olio e conferenze sulle origini e le abitudini dei popoli
italici. Venerdì 15 aprile, Nino Facella, della Scuola Normale
Superiore di Pisa, si occuperà dei popoli di Sicilia mentre sabato 16
Elodia Bianchini, direttore archeologo della Soprintendenza per i Beni
Archeologici del Veneto, parlerà dei Veneti antichi. Domenica 17
Alessandra Minetti, direttore del museo civico archeologico di Sarteano
ricorderà gli ultimi ritrovamenti sugli Etruschi nell’area senese.
Edoardo Ratti, archeologo sperimentale, terrà una lezione interattiva
sull’utilizzo della pietra Arenaria dal Paleolitico ad oggi.
In
questi ultimi anni l’interesse per l’archeologia nella regione è in
crescita e sono allo studio diversi progetti di divulgazione e
promozione turistica. Nella provincia spezzina, in particolare
nell’entroterra, le testimonianze archeologiche scoperte, o riscoperte,
sono parecchie, “bisogna farle conoscere, mettere in rete le singole
iniziative perché diventino una reale potenzialità per il territorio”,
osserva Donatella Alessi. Edoardo Ratti, fondatore di Archeolink,
associazione per la divulgazione di archeologia e storia antica,
aggiunge: “In questa regione si trova un patrimonio archeologico di
grande valore, che potrebbe essere meta di un nuovo turismo culturale”.