Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

A Genova, quest’anno la cultura è di casa

Genova, rinnovata, ristrutturata, rivitalizzata. Genova delle grandi sfide urbanistiche e culturali, consacrate nel 2004 dall’attenzione dell’intera Europa

Il Porto Antico con il Bigo e gli ex magazzini del cotone
Il Porto Antico con il Bigo e gli ex magazzini del cotone

La Superba è, fra le città italiane, quella che riceverà nel corso di quest’anno un considerevole numero di visitatori. Sia perché è la Capitale della Cultura 2004, sia perché i genovesi si sono davvero prodigati, con risultati eccellenti, per mostrare della loro città un volto nuovo e insieme antico, frutto di impegno e dinamicità, di perseveranza e di visione concreta nell’ormai prossimo futuro.
Genova, città del mare e della Lanterna, che tutti gli italiani conoscono per i suoi trascorsi storici. Genova che solcava i sette mari e faceva affari col mondo allora conosciuto e che sarebbe diventato più esteso grazie ad uno dei suoi figli più famosi.
Genova punto terminale di quel grande arco che si allarga nelle due riviere, bella per i suoi palazzi, i suoi carrugi, i suoi viali alberati.
Genova cantata nello stivale intero con i motivi dei suoi De André, Paoli, Tenco, Lauzi, Bindi ed altri ancora.
Genova paese, anche. Nelle stradine di San Martino, di Quezzi, di Boccadasse e Genova metropoli nella visione dei palazzi di Piazza Vittoria, delle avveniristiche ristrutturazioni del vecchio Porto e industriale d’antan nel ricordo delle tetre acciaierie di Cornigliano.
Genova che ha due cuori: uno rossoblù e un altro blucerchiato, per fare il verso alle varie Torino, Milano, Roma; con risultati non sempre all’altezza della grande passione che la anima.
Genova dal “mugugno” facile e dall’oculatezza regina d’ogni comportamento. Genova repubblicana, operaia, patria di grandi imprenditori, partiti dai bui ufficietti di Caricamento.
Oggi, di questa Genova dalle cento facce, si parla nell’Europa intera. Perché ne è la capitale. Capitale di un bene, la cultura, unica panacea o quasi, dei mali del nostro tempo.
Scopriamone quindi le novità, le iniziative, i progetti, le tradizioni.
Buona lettura.

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