Chi ama camminare in montagna non potrà dimenticare i percorsi in Ossola. Le valli dell’area nordorientale del Piemonte, frequentate, mai congestionate da folle di turisti, sono quanto di meglio è possibile suggerire a chi ha voglia di natura. In estate, i percorsi alla portata di tutti non mancano: è sufficiente sceglierli con attenzione, senza dimenticare zaino, scarponcini da trekking, k-way, cappellino per il sole e macchina fotografica.
Al rifugio Zamboni –Zappa, a quota 2070 metri, l’afa di città si dimentica in fretta. Per arrivarci, si parte in auto da Milano e in poco più di due ore si raggiungono le seggiovie di Pecetto, a Macugnaga, per il Belvedere. Una volta scesi dagli impianti, una passeggiata di circa 45 minuti, lungo le morene del ghiacciaio, porta all’Alpe Pedriola e, poco dopo, al rifugio. L’itinerario è abbastanza facile, spesso su un sentiero in costa che, quando sale, non è mai eccessivo. Bisogna prestare attenzione a sassi e rocce lungo i residui del ghiacciaio e non distrarsi, perché il sentiero è comunque stretto. Il panorama ripaga: il monte Rosa, ulteriori escursioni possibili per chi vuole proseguire al lago delle Locce e al lago Effimero.
Alpe Veglia, per chi ha buone gambe
Il parco naturale Alpe Veglia è a circa 1750 metri. Arrivarci regala viste maestose, verso l’alto, sulle vette del gruppo del Cistella e, verso il basso, scorgendo il torrente Cairasca, strapiombi e valloni. L’itinerario durerà un’ora e tre quarti: si sale, a volte con pendenza sostenuta, ma il sentiero è largo e accessibile. Il percorso a piedi parte dalla frazione San Domenico di Varzo, che si raggiunge in auto, lungo la Strada Statale del Sempione, in circa un’ora e tre quarti da Milano. L’auto si parcheggia a San Domenico oppure, percorrendo una strada asfaltata trattorabile, poco più in basso a Ponte Campo, fino a prendere una mulattiera sterrata. Alpe Veglia fa parte del parco naturale del Parco Veglia e Devero, un piccolo patrimonio della Valle D’ Ossola. All’Alpe, si troveranno formaggi freschi di montagna e si possono incrociare mucche, cavalli, asini e alpaca.
Stragranda, lungo il fiume Anza
Parte dell’itinerario che ha dato vita alla maratona Stragranda Monterosa, nel giugno scorso, è praticabile anche da famiglie e escursionisti. La Stragranda, la strada antica che un tempo collegava i centri abitati, da Piedimulera a Macugnaga, è oggi un sentiero immerso nel verde della valle Anzasca, che sale progressivamente verso il monte Rosa.
Il tratto da Vanzone a Ceppo Morelli è una passeggiata di 45 minuti circa: si costeggia il fiume Anza, si passa accanto ai boschi e magari si coglie qualche mora. Farà un po’ caldo nelle giornate più soleggiate, ma, se siete stanchi, l’itinerario offre alcune vie di uscita verso il paese. Da Milano, si parte in auto fino a Vanzone, in poco meno di due ore.
Per maggiori informazioni:
www.rifugiozamboni.com
www.stragrandamonterosa.com
www.alpeveglia.it
www.parks.it/parco.alpe.veglia.devero/