Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Tomba reale scoperta a Pylos

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Scoperta a Pylos, in Grecia, la tomba di un guerriero di 35 secoli fa. Attorno all’uomo è stato rinvenuto un vero e proprio tesoro: armi, sigilli e gioielli preziosi

Pylos

Una coppia di americani, marito e moglie dell’Università di Cincinnati, hanno portato in luce a Pylos, sulla costa del Peloponneso, la tomba di un guerriero di 35 secoli fa. Un grandioso ritrovamento, corredato da un catalogo nel quale sono state descritte le meraviglie che giacevano insieme al Principe guerriero Ora ne è stato reso noto il contenuto: una collezione di armi, sigilli e gioielli preziosi definita dal Ministro della Cultura greca “una della scoperte più significative avvenute nel paese negli ultimi 65 anni”, e che potrebbe raccontare molto sulle origini della civiltà europea. Attorno allo scheletro dell’uomo, un soldato di 30-35 anni sepolto a circa 1,5 m di profondità, sono stati rinvenuti una spada di bronzo con elsa in avorio ricoperta d’oro, un pugnale con impugnatura in oro, uno specchio in bronzo con manici in avorio e una placca in avorio con la raffigurazione di un grifone. Intorno, brocche, tazze e catini in argento e bronzo completano il corredo, che non contempla neanche una stoviglia in ceramica: “Evidentemente poteva permettersi di snobbare la terracotta” spiega Sharon Stocker, che ha guidato la spedizione.

collanaAccanto alle ossa sono state trovate anche un migliaio di perle di ametista, diaspro e corniola – i resti di antiche collane – e una cinquantina di sigilli in pietra con incise figure di divinità minoiche, leoni e tori. L’uomo sepolto con tali onori – forse un re, un potente guerriero o un commerciante – dovette rivestire un ruolo importante in un momento in cui quella parte della Grecia iniziò a intrecciare strette relazioni con la civiltà minoica, la cultura cretese dell’Età del Bronzo. Molti dei manufatti ritrovati nella tomba sono infatti confezionati con tecniche per lo più sconosciute in Grecia nel XV secolo a.C. In pratica gli oggetti con cui è sepolto il guerriero provengono dalla cultura minoica, ma il luogo di sepoltura, la città di Pylos, appartiene a quella micenea (la cultura greca che in seguito ebbe il sopravvento sull’isola di Creta). Poiché la civiltà cretese è considerata la più antica e fiorente civiltà mediterranea, il guerriero del grifone, come è stato soprannominato l’uomo, potrebbe aver fatto da ponte tra le due importanti culture.

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anelloReperti in oro: quattro anelli in oro massiccio. Mai se ne erano trovati in questa quantità in altre sepoltura in Grecia. Due coppe d’oro schiacciate e una coppa d’argento con un bordo oro; una collana di più di 30 pollici di lunghezza con due pendenti in oro decorati con foglie d’edera; numerose perline oro, il tutto in perfette condizioni. Reperti in argento: sei coppe. Reperti in bronzo: una lunga spada con impugnatura d’avorio ricoperta d’oro in un raro ricamo: sotto la spada, un coltello piccolo con elsa in oro; protezioni in bronzo per gambe e piedi; tazze, ciotole, anfore, brocche alcune con finiture in oro altre in argento. Oltre 50 sigilli con diverse effigi in stile minoico che mostrano: dee, altri, leoni, tori (probabilmente di origine cretese). Diversi pezzi di avorio scolpito di cui uno con effige di grifone con grandi ali e un altro con un leone che assale un grifone. Sei pettini d’avorio decorati. Un tesoro di oltre 1.000 perline, la maggior parte forate. Alcune sembrano essere decorazioni di quello che poteva essere un sudario di tessuto. Un corredo incredibile, inatteso e sorprendente.

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