Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Turchia, scoperto mosaico di epoca romana

Turchia, pavimento mosaico

Nella città di Dolico in Turchia è stato rinvenuto pochi giorni fa un antico mosaico risalente all’epoca romana e un antico insediamento risalente al paleolitico.

Turchia_la zona degli scavi
La zona degli scavi

E’ di pochi giorni, il rinvenimento di un’inestimabile mosaico nell’antica città di Dolico in Turchia ai margini della moderna Gaziantep, nell’antica Provincia di Siria, piccola città posta tra Germanicia e Zeugma e famosa per il suo tempio a Giove Dolicheo e la presenza di un Mitreo. “L’antica città di Dolico, che faceva parte della provincia di Siria in epoca romana, si trova oggi ai margini della metropoli turca di Gaziantep”, spiega il Prof. Dr.  Engelbert Winter dell’Università di Münster . “La città è uno dei pochi luoghi in cui sia possibile studiare la cultura urbana siriana dall’epoca ellenistico-romana. Centri urbani di questo genere sono stati finora poco esplorati”.

L’Università tedesca di Münster che vi scava dal 2014 ha individuato in questi anni diversi reperti rafforzando il convincimento del fatto che l’area fu abitata già dal paleolitico ed ebbe sviluppi importanti, oltre che in epoca romana, anche in epoche successive. “La scoperta più rilevante dei nostri scavi è un pavimento a mosaico di alta qualità in uno splendido complesso di edifici con una corte chiusa da colonne con un’area coperta di più di 100 metri quadrati”, spiega l’archeologo Michael Blömer. “A causa delle sue dimensioni e la rigorosa sequenza di motivi geometrici in filigrana, è uno dei più begli esempi di mosaico di arte tardo antica nella regione.” Anche se la funzione dell’edificio non è ancora chiara, pare dovesse appartenere a una ricca villa urbana.

I lavori hanno portato alla luce l’esistenza anche di un antico insediamento risalente al paleolitico. “La persone si stabilirono qui perché c’era la selce con cui realizzare strumenti”, sostiene il professor Winter. “Alcuni dei nostri nuovi ritrovamenti possono già essere databili a circa 300.000 anni fa. Pertanto, abbiamo in programma di espandere la ricerca su questo sito, fondamentale per la storia antica del genere umano, in un progetto individuale”.

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