In occasione della Prima della Scala, ogni anno (pertanto con tante scuse per la noia generata al cortese lettore) l’estensore di queste Spigolature si pone le seguenti domanda (quest’anno, poi, che non ci sono la solite “Traviata” o “Tosca”, bensì è prevista una pallosissima quanto sconosciutissima “Giovanna d’Arco”): Ma, la sera del 7 dicembre, tra i presenti alla Prima della Scala, che percentuale ci sarà di (veri) musicofili, assidui frequentatori di teatri dell’opera eppertanto genuini e appassionati conoscitori della lirica? … e quale sarà, invece, la percentuale di gente che alla Scala “deve” andarci (per “servizio” o per “politica” o per “business” o per “vedere e farsi vedere” o solo per vanesiamente “dire il giorno dopo alle amichette/sciurette di esserci stata”) a vedere un’opera (dal titolo che ha il nome di “un personaggio che ho già sentito”) di cui non gliene frega assolutamente una beata fava (unico vero interesse culturalmente curioso: com’erano vestite “le altre”)?
Da cui, grande inchiesta di Mondointasca Spigolature (il vincitore riceverà in premio l’esenzione ad assistere alla Prima della Scala 2016) tra la cortese aficiòn lettrice.
Secondo voi, il 7 dicembre, alla Prima della Scala quanti saranno, in percentuale, i veri appassionati intenditori presenti? L’1 o il 2 o massimo il 3 per cento? E quanti, invece, – vedi sopra – andranno alla Scala ben certi di rompersi le balle? Il 97 o il 98 o financo il 99 per cento?
L’offerta imperdibile che non si può rifiutare
“Non c’è (proprio) più ‘di’ religione” (dicevasi antan nel novarese) i Viaggi&Turismo sono (follemente? va a sapere … de gusti bus …) cambiati.
Una prova? Ti arriva una mail dell’Air France che ti dice: “Solo per oggi tariffa a/r Tokyo 542 euro” (e l’importo pare tanto ragionevole che sarebbe il caso di farlo seguire da almeno 3 o 4 punti esclamativi !!!!). Ma, precisa la compagnia, bisogna “decidere subito”, un tempo dicevasi ‘sull’unghia’, nel senso di oggi stesso, o nisba dopodiché domani (implicita minaccia della benefica compagnia aerea) la tariffa sarà nuovamente severa.
Quanto sopra – oltre ad attrarre interesse per l’affare proposto – provocherà scoramento se non orrore nell’antico viaggiatore, abituato a ponzare mesi su un viaggio eppoi altri mesi prima di decidere di partire) come se – commenterà l’inorridito – uno leggesse l’offerta (invero appetitosa quindi rara e forse anche unica: 542 euro a/r Tokyo, mica dietro l’angolo!!!) e decidesse su due piedi (oggidì si dice in tempo reale) e volare a Tokyo (neanche si trattasse di prendere un tram per andare a trovare il cugino).
Sappia invece l’antico viaggiatore che (probabilmente) c’è ormai gente (sennò l’Air France mica inventerebbe ‘ste offerte speciali a capocchia, solo per ‘far scena’) capace di inventarsi una gita a Tokyo, tout court, decidendo nell’èspace d’un matin (al massimo d’un après-midi, ma non così tardi, dovendosi mandare l’accettante email, i danèe e quant’altro …. il tutto entro le 24.00…) ma che casino decidere di andare a Tokyo su due piedi …