Domenica 24 Novembre 2024 - Anno XXII

Brescia, a palazzo Martinengo Colleoni i costumi dell’Opera

Mostra-PrimeDonne---EROINE-VERDIANE-foto-di-Adele-Neotti

Fondazione Bracco cura una mostra degli abiti di scena delle eroine di Verdi e Puccini. Sono i lavori degli studenti del corso per sarti per lo spettacolo dell’Accademia Teatro alla Scala

Mostra-Costumi-PrimeDonne_Desdemona---Tosca
Mostra Prime Donne, Desdemona e Tosca

Le eroine di Verdi e Puccini sono le protagoniste della mostra aperta a Brescia, a palazzo Martinengo Colleoni, fino al 28 dicembre. La rassegna “PrimeDonne – Le Donne di Puccini e le Eroine di Verdi” presenta i costumi di scena legati a personaggi femminili di alcune delle opere liriche più note dell’Ottocento e Novecento italiano. Gli abiti sono realizzati dagli allievi del corso per sarti dello spettacolo dell’Accademia Teatro alla Scala, di Milano, sulla base dei figurini originali e sono esposti anche grazie al contributo della Fondazione Bracco.

La mostra, ha commentato Diana Bracco, presidente della Fondazione, “si inquadra nel progetto di collaborazione pluriennale tra la nostra Fondazione e l’Accademia scaligera, a sostegno delle giovani generazioni e dei talenti emergenti in campo scientifico e artistico.  Con la rassegna dedicata ai costumi realizzati dagli allievi dei corsi di sarti per lo spettacolo, abbiamo voluto portare l’attenzione sulla grande tradizione italiana dell’alto artigianato, vera eccellenza del saper fare italiano”.

Mostra-PrimeDonne---Brescia_particolare
Mostra Prime Donne, Brescia, particolare

La magia dell’opera lirica, non a caso uno dei vanti più conosciuti della storia musicale italiana, si potrà rivivere osservando veri e propri capolavori di sartoria. Tra gli altri, si vedranno i costumi di Violetta, della Traviata, di Verdi, la Tosca di Puccini, la leggendaria Mimì della Bohéme, Desdemona, moglie di Otello nell’opera omonima. La mostra è a ingresso libero.

Per maggiori informazioni: www.fondazionebracco.com

LEGGI ANCHE  L’Arma dei Carabinieri custode della Memoria
Condividi sui social:

Lascia un commento