Giovedì 21 Novembre 2024 - Anno XXII

Expo 2015: il Padiglione Nazionale della Cina

La prima volta della Cina a un’Esposizione Universale. Un debutto importante. Il Padiglione cinese sarà un viaggio nella cultura del Paese, tra tradizioni millenarie, paesaggi spettacolari e progressi compiuti nel campo della sostenibilità

Cina Le mascotte del Padiglione cinese
Le mascotte del Padiglione cinese

Per la prima volta, in 163 anni di storia delle esposizioni universali, la Repubblica Popolare Cinese parteciperà a un’Esposizione universale con un padiglione self built, che, con la sua superficie di 4.590 metri quadrati, è il più grande dopo quello della Germania. Il suo logo si ispira alla natura, nelle sue forme e colori. Le mascotte sono due personaggi: “He-he” e “Meng-Meng”. L’ideogramma cinese “He” è composto da due pittogrammi che rappresentano, nelle cultura cinese, il legame tra il grano e l’uomo, mentre “Meng” significa affrontare il futuro, un riflesso del desiderio di un domani luminoso, simbolo di aspettative e di speranza per un prospero raccolto. Per la prima volta, inoltre, tanti brand cinesi parteciperanno a un’expo: oltre al padiglione ufficiale della Cina, infatti, ci saranno quelli di Yanke, multinazionale cinese leader nel real estate, e di China Corporate United Pavilion (ccup), che riunirà una cordata di oltre 20 fra le principali aziende del Paese. Il Padiglione cinese, che sarà un vero e proprio viaggio nella cultura cinese, fra tradizioni millenarie, paesaggi spettacolari e progressi compiuti nel campo della sostenibilità, è stato svelato lo scorso 12 giugno da Liao Juhua, Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Milano, da Wang Jinzhen, Vicepresidente del China Council for the Promotion of International Trade (Ccpit) e Commissario Generale della Cina per Expo Milano 2015, e da Giuseppe Sala, Commissario Unico del Governo Italiano per Expo Milano 2015.
Per il Governo cinese, Expo Milano 2015 è un evento molto importante e siamo fiduciosi che sarà una delle Esposizioni Universali più riuscite della storia – ha detto Liao Juhua -. Faccio i migliori auguri sia a Expo che al Padiglione cinese“.

Un viaggio di scoperta in cinque tappe

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Cinque aree guideranno il visitatore nel suo viaggio alla scoperta del Padiglione, fra agricoltura, alimentazione, ambiente, natura e sviluppo sostenibile. Un’area di attesa accoglierà i visitatori con schermi lcd grazie ai quali potranno iniziare ad esplorare il padiglione e i suoi contenuti. L’area “Paradiso” mostrerà, attraverso installazioni multimediali, i 24 periodi del calendario agricolo cinese, corrispondenti alle diverse posizioni del sole, e il loro significato nella cultura e nella produzione agricola del Paese. Il viaggio continuerà attraverso l’area “Human” dedicata alla rappresentazione di 16 elementi tipici della tradizione e dalla cultura cinese: dalle iscrizioni su ossa oracolari della provincia di Henan, la più antica forma di scrittura in Cina, agli spettacolari terrazzamenti di riso della provincia di Yunnan, dal 2013 patrimonio dell’Unesco; dalla cultura del tea della provincia di Fujian fino al riso ibrido sviluppato dal professor Yuan Longping.

Il palinsesto degli eventi

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L’area “Terra” immergerà il visitatore nella natura multiforme del paesaggio cinese, fra campi sterminati, fiumi e montagne che, grazie all’uso di tecnologie a fibra ottica, attraverseranno le varie stagioni dell’anno. L’ultima area, dall’evocativo titolo “Armonia”, sarà il cuore del Padiglione cinese e ne rappresenterà il messaggio principale: la ricerca di quell’equilibrio tra uomo e natura, propria della filosofia cinese e perseguita attraverso i grandi passi compiuti nell’uso razionale delle risorse e nell’impegno verso uno sviluppo sostenibile. I visitatori troveranno nel padiglione anche un ristorante e un negozio di souvenir.
Un fitto programma di eventi animerà il Padiglione Cinese durante i sei mesi dell’Esposizione Universale: dalle Cerimonie di Apertura e Chiusura alla grande Cerimonia di Inaugurazione del Padiglione; da performance teatrali, forum e seminari agli scambi culturali; dalle attività finalizzate a consolidare la cooperazione fra Italia e Cina sui temi dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’economia fino al coinvolgimento, per la prima volta, di Province e Municipalità che si alterneranno in giornate o settimane dedicate a rappresentare gli elementi più tipici delle loro tradizioni. I piatti preparati da chef provenienti da otto famose Scuole di Cucina Cinese e momenti di show-cooking arricchiranno ulteriormente l’esperienza del visitatore.

Non un solo padiglione

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Come anticipato, per la prima volta, la Cina si presenta all’Expo Milano 2015, non solo con il padiglione governativo, ma anche con altri due padiglioni. Nella parte nord dell’asse principale, chiamato Decumano o World Avenue, vicino al Lago Arena e a Piazza Italia, si potrà visitare il padiglione Vanke. L’azienda, fondata nel 1984, è, oggi, la più grande realtà immobiliare residenziale cinese, è quotata alla Borsa di Shenzhen, e, con un fatturato a marzo 2014 di 2,3 miliardi di dollari, fornisce oltre mezzo milione di unità abitative e servizi di gestione a 1,5 milioni di cinesi. All’interno del Padiglione Vanke sarà narrata una storia cinese sotto forma di “Foresta virtuale”: uno spazio unico composto da circa 300 schermi installati in modo irregolare dove sarà proiettato un cortometraggio della durata di 8-10 minuti che propone momenti di vita delle comunità cinesi, evidenziando il ruolo fondamentale svolto dallo Shitang nella quotidianità. L’altro padiglione è quello di China Corporate United Pavilion (CCUP), che riunirà una cordata di oltre 20 fra le principali aziende del Paese. Il padiglione “Seeds of China” – grazie alla simbologia del seme – rappresenta il sogno di un gruppo di imprese cinesi che vogliono basarsi sui valori della conservazione delle risorse naturali e della sicurezza alimentare.

La prima volta della Cina

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“La partecipazione della Cina è davvero straordinaria per massa critica, ma anche e soprattutto per qualità, segnale forte dell’impegno di un grande Paese che vuole mostrare e spiegare nei dettagli la sua politica agricola, la storia e le innovazioni del futuro.

– ha dichiarato Giuseppe Sala -. Sono certo che quella cinese sarà fra le presenze di maggior successo ad Expo, che offrirà al Paese una strategica opportunità per far conoscere meglio la propria cultura e il proprio contributo alla grande sfida di uno sviluppo sostenibile per le prossime generazioni”. “Questa edizione dell’Expo – ha aggiunto Wang Jinzhen, Commissario Generale per la Cina per Expo Milano 2015, presentando l’architettura e il contenuto del Padiglione cinese – rappresenta tante prime volte per la Cina. È la prima volta che la Cina partecipa con un Padiglione Self Built. L’immagine di potenza che scaturisce nel momento di rottura del terreno al germogliare del seme ha ispirato il progetto del China Corporate United Pavilion. La vita che nasce dal cuore verde, che contiene lo spazio dell’auditorium, si evolve poi nella spirale della catena del Dna che traccia il percorso ascendente e si sviluppa in forma ellittica: la rampa accompagna dolcemente i visitatori verso l’alto fino agli spazi aperti, il giardino italo-cinese e la terrazza”. La forma geometrica del rettangolo, che definisce la parte esterna del padiglione – una costruzione temporanea per i soli sei mesi dell’esposizione – si presenta esteticamente leggero grazie all’utilizzo di una membrana traspirante e di pareti vetrate e riveste le armoniose curve interne che rappresentano la vitalità delle imprese cinesi. Il consorzio progettista del padiglione – formato dalla Tsinghua University e dal Beijing Qingshang Environmental & Architectural Design Institute – ha creato un ambiente armonico e naturale: durante il giorno la galleria espositiva sfrutta l’anello centrale per avere luce e aria, riducendo così i consumi energetici in linea con il messaggio di sostenibilità promosso da Expo Milano 2015. Il cuore del padiglione è avvolto da un cilindro con pareti verdi in modo che la natura gorgogli all’interno creando un’esperienza sensoriale tanto naturale quanto unica.

Turisti cinesi in Italia

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Durante l’incontro, il primo con un Paese Partecipante che si è svolto a Expo Gate (la porta di Expo davanti al Castello Sforzesco di Milano) è stata firmata anche la lettera di intenti fra la società Expo 2015 Spa e il Comitato Organizzativo del Padiglione Cinese all’Esposizione Universale di Milano per un Road Show che, da settembre 2014, coinvolgerà 8 municipalità e province (Pechino, Shanghai, Guandong, Shandong, Hunan, Henan, Fujian, Chongqing) con un fitto programma di attività: sarà individuato un Ambassador di Expo Milano 2015 in Cina, saranno realizzate iniziative di promozione della tradizione culinaria italiana e cinese, ci saranno conferenze stampa, eventi culturali e business. Il road show promuoverà ulteriormente Expo Milano 2015 sul mercato cinese, valorizzando la presenza del Paese, attraendo turisti cinesi e supportando la campagna di ticketing che ha già avuto finora ottimi riscontri. Ad oggi sono già stati venduti 500.000 biglietti ai Tour Operator cinesi. “Un risultato importante – ha commentato Giuseppe Sala – che ci avvicina, ad 11 mesi dall’apertura, al nostro obiettivo di portare ad Expo 1 milione di turisti cinesi nel 2015“.

Info: www.expo2015.org

(19/06/2014)

 

 

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