Un fregio lungo 550 metri, composto da 80 figure altre fino a dieci metri. Dal prossimo 21 aprile, data dell’inaugurazione, l’enorme opera d’arte renderà più belli gli argini sul Tevere.
“Triumphs and Laments“, questo il nome del progetto, realizzato dall’artista sudafricano William Kentridge attraverso una pulizia selettiva della patina biologica accumulata sui muraglioni di travertino nel tratto del Tevere tra Ponte Sisto e Ponte Mazzini. L’idea, partita dall’associazione romana Tevereterno Onlus, ha lo scopo di restituire alla Città Eterna vita, bellezza e centralità del fiume Tevere, costruendogli intorno degli eventi capaci di favorire la partecipazione di turisti e cittadini. Le figure “incise” sulla pietra racconteranno la storia della città di Roma, raffigurando trionfi e sconfitte.
L’artista prova a spiegare e a sintetizzare lo spirito del suo lavoro: “Non so quale sarà la sua espressione finale, ma credo che riguarderà questo intrecciarsi di trionfi e disastri, partendo dall’ovvio presupposto che il trionfo di qualcuno sia anche il disastro di qualcun altro. Dal mio punto di vista, lo sforzo è quello di trovare un linguaggio visivo che esprima questa combinazione di trionfi e lamenti, il senso di una città che rappresenta essa stessa il trionfo, e come la sua architettura ne conservi le tracce. Inoltre sono interessato alle ombre, a cosa si nasconde sotto la superficie, a mettere insieme tutti questi livelli e trasformarli in un nuovo lavoro di arte contemporanea. Generalmente guardo ai materiali storici, agli archivi, alle sculture, ai dipinti, che mi restituiscono la storia millenaria della città”.
L’opera sarà inaugurata in occasione del Natale di Roma e l’evento sarà accompagnato dalla composizione musicale di Philip Miller. Intanto i lavori di realizzazione vanno avanti e gran parte dei disegni, come si vede dalle foto pubblicate, sono già stati realizzati.