Un “sì”, all’ombra degli dei, sotto il loro sguardo, magari, con la loro benedizione e la loro protezione. Il presidente della Commissione consiliare Statuto e Regolamento del Comune di Capaccio Paestum, Luciano Farro, ha proposto alla commissione l’introduzione nel “Regolamento Comunale sulla celebrazione dei matrimoni civili” la possibilità di svolgere i matrimoni all’interno dell’area archeologica di Paestum. Naturalmente, perché ciò sia possibile, occorrerà l’autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici.
“E’ una proposta che consentirebbe agli sposi di convolare a nozze in una location di grande importanza storica e famosa in tutto il mondo, – spiega Luciano Farro. – Un’area archeologica patrimonio mondiale dell’Unesco. Agli sposi dovrebbe essere data anche la possibilità di scegliere in quale luogo dell’area sposarsi: nel Tempio di Nettuno, di Cerere o nella Basilica. Il nostro territorio ne ricaverebbe molteplici vantaggi: sposarsi in una location così prestigiosa comporterebbe un costo di una certa importanza e le risorse che se ne ricaverebbero si potrebbe investire in attività sia del Comune che della Soprintendenza. Si otterrebbe un grande ritorno in termini economici non solo per il Comune e la Soprintendenza, ma anche per l’intero indotto che ruota attorno all’organizzazione dei matrimoni. Inoltre una location così prestigiosa verrebbe sicuramente scelta anche da coppie famose comportando un grande ritorno in termini di promozione del territorio”.
Il progetto, che rientra nelle autonomie di cui godono oggi l’area ed il museo, diretto dal tedesco Gabriel Zuchtriegel, trova la sua realizzazione con la collaborazione della giunta di Capaccio Paestum, che, in consiglio comunale approverà una modifica al regolamento delle unioni civili. “In pratica, – dichiara Zuchtriegel, – sarà concessa la possibilità di sposarsi anche in territori non comunali, proprio come il parco archeologico”. Le richieste iniziano già ad arrivare, senza contare che già molti sposi scelgono proprio la bellissima area degli scavi, tra i templi del sesto e quinto secolo avanti Cristo per i propri servizi fotografici. Gli introiti provenienti da prenotazioni o cerimonie saranno destinati al mantenimento del sito.