ENIT, Agenzia Nazionale del Turismo, un ente sul quale si è detto e scritto molto. Nato per promuovere l’industria turistica nei decenni trascorsi ha assorbito ingenti risorse con scarsi risultati sullo sviluppo turistico del Belpaese. Fondato nel 1919 col nome di Ente Nazionale per l’incremento delle Industrie Turistiche, con la legge 80 del maggio 2005 viene trasformato in ENIT-Agenzia Nazionale del Turismo e successivamente col 2014 con decreto legislativo 83/2014 diventa ente pubblico economico. Negli ultimi due decenni più volte si è tentato di rilanciarlo. Ma, come una idrovora, ha continuato a risucchiare risorse; il caso del discusso portale dell’offerta turistica italiana, www.Italia.it, è stato l’ultimo eloquente esempio. Anche se oggi lo si vuole rilanciare non più come portale del turismo ma come ecosistema digitale dove brand, media e social convergono in una comunità che può integrare anche i sistemi regionali.
Le voci sollevate contro lo sperpero di denaro pubblico e a favore della chiusura dell’ente non sono mancate, non ultima quella di Luca Cordero di Montezemolo, presidente Alitalia. Ma chi voleva porre la parola fine alla gestione Enit resterà deluso. A sottolinearlo con decisione è la nuova presidente di Enit Evelina Christillin che ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa proprio il giorno della conferenza di presentazione (giovedì 14 luglio a Roma) del Piano Triennale 2016/2018: “Malgrado i desideri di qualcuno (l’allusione a Montezemolo sembra evidente) l’Enit non ha chiuso ed è vivo e vegeto”. Con queste parole Evelina Christillin, approfittando della giornata in cui si delinea e si svela il futuro del turismo italiano, alla presenza del Sottosegretario di Stato al Mibact con delega al turismo Dorina Bianchi, ha evidenziato la nuova fase dell’Agenzia e i cambiamenti in atto in termini di governance, organizzazione e sviluppo.
Cosa prevede il piano triennale 2016-2018
Le linee guida che accompagneranno la crescita fino al 2018, a cominciare dall’ottimizzazione delle risorse, le ha illustrate il consigliere Fabio Maria Lazzerini. “Bisogna anzitutto consolidare i mercati avanzati di Europa e Nord America” ha spiegato Lazzerini “da cui provengono l’80% dei turisti, attraverso un marketing differenziato e generazionale, intensificando la rete diplomatico-consolare”. Ha poi posto l’accento sulle economie emergenti quali Cina, India, Corea, Emirati Arabi, Messico, Brasile e Argentina, che rappresentano i nuovi bacini dell’outgoing mondiale. “In queste aree è necessario rafforzare la presenza di uffici Enit e le partnership con le eccellenze del Made in Italy”. A questo proposito è stata prevista l’apertura di 4 nuove sedi in Europa: Amsterdam, Berlino, Monaco di Baviera e Varsavia, che si aggiungono alle 9 attive (Francoforte, Londra, Parigi, Vienna, Mosca, Madrid, Stoccolma, Bruxelles e Lisbona). Nei Paesi extra-europei, invece, alle 12 sedi che già possiede Enit (Pechino, Tokyo, Seoul, Dubai, Mumbai, Sydney, New York, Chicago, Los Angeles, Toronto, San Paolo, Buenos Aires), sono state programmate 3 nuove aperture a Shanghai, Bangkok (Thailandia, Laos, Cambogia) e Città del Messico.
Il difficile ruolo tra ENIT e regioni su progetti interregionali
Sul tema regioni, o meglio sul rapporto con le Regioni, di difficile convivenza negli anni passati (avendo le regioni la delega al turismo), riparte il confronto avviato dal precedente direttore generale dell’Enit. Su questo punto Lazzerini ha precisato: “Non possiamo vendere una destinazione che non c’è e in cui una volta arrivati si scopre che mancano le infrastrutture”. Ha poi messo in chiaro che “non ci sarà un approccio a pioggia, perché il budget non è infinito e non possiamo lavorare con tutti”. Inoltre si è soffermato sul turismo domestico che rappresenta oltre la metà dell’intero movimento. La Lombardia è il primo bacino di flussi; seguita da Lazio, Veneto e Piemonte. Per implementare questo mercato occorre destagionalizzare le destinazioni, sviluppare i cluster (MICE e luxury su tutti) e sustenere la promozione dei territori su base sovraregionale. Meglio quindi concentrarsi su “progetti interregionali d’eccellenza che mettono insieme più Regioni”. A questo proposito, il prossimo 27 luglio si riunirà per la prima volta il Consiglio Federale, rappresentativo delle Agenzie Regionali per il Turismo con funzioni progettuali e consultive. “Enit, in questo modo, si presenterà insieme alle Regioni in maniera coordinata e più razionale nei mercati esteri”, ha proseguito Lazzerini.
Come rilanciare Italia.it in un ecosistema digitale
La rivoluzione digitale, secondo Lazzerini, avverrà attraverso un ecosistema che va dal presidio dei social alla creazione di ambasciatori digitali. L’acceleratore verrà spinto sui social, più che sul rifacimento, comunque inevitabile, di Italia.it, “uno degli scandali – riconosce Lazzerini – più chiacchierati d’Italia”, ma, aggiunge, “già superato”. Tra gli interventi da fare cisarà anche lo studio del nuovo logo. Lazzerini ha anticipato che “con il nuovo cda ci sarà anche il nuovo logo, ma senza spendere budget incredibili”.
La presidente Christillin ha poi dato l’annuncio dell’incarico di direttore digitale e innovazione di Enit a Roberta Milano, consulente e docente all’Università Cattolica di Milano, già collaboratrice del MiBACT nel “Laborotario per il Turismo Digitale”, TDLAB, nominata nel 2014 dal Ministro Dario Franceschini tra i cinque esperti nazionali esterni.
Il Governo e gli stanziamenti
A chiudere la conferenza è Dorina Bianchi, sottosegretario del Mibact con delega al turismo, che si riallaccia alle parole di apertura di Christillin. “Non solo non chiuderemo l’Enit, ma abbiamo già stanziato 10 milioni di euro, cui si aggiungeranno, grazie alla nuova convenzione con il Mibact, altri 84 milioni”, da investire nelle attività di promozione all’estero, nell’Osservatorio Nazionale del Turismo e nel raccordo con le attività delle Regioni.
Al termine dell’incontro, la presidente Christillin ha firmato la convenzione con i Borghi più belli d’Italia. “Siamo soddisfatti di poter ora contare sul supporto dell’Enit – ha commentato il presidente Fiorello Primi – , che ci aiuterà nella nostra attività di promozione nei mercati internazionali”.