Venerdì 22 Novembre 2024 - Anno XXII

Crescere con il turismo

Il settore dei viaggi e del turismo sembra essere quello con maggiori potenzialità di crescita. In tutto il mondo i flussi sono aumentati e anche per l’Italia le previsioni sono più che positive. I numeri del WTTC (World Travel & Tourism Council)

Crescere con il turismo

Il Consiglio mondiale dei viaggi e del turismo (WTTC) è un’autorità a livello globale in materia di impatto economico e sociale del settore viaggi e turismo. David Scowsill, presidente e amministratore delegato WTTC, ha svelato i dati del Rapporto 2014 dell’organizzazione, relativi all’impatto economico annuale e le previsioni. “Nel 2013, – spiega Scowsill il contributo di viaggi e turismo all’economia mondiale è aumentato per il quarto anno consecutivo, trainato soprattutto dalla forte domanda da parte dei viaggiatori internazionali. Le Visitor Exports, o spese di visita – ovvero il volume di denaro speso da questi turisti internazionali – è aumentato annualmente del 3,9% a livello globale, fino a raggiungere 1.300 miliardi di dollari. Nei Paesi del Sud est asiatico l’aumento è stato superiore al 10%.”. Per l’Italia i dati mostrano che viaggi e turismo contribuiscono al PIL italiano per il 10,3%, una percentuale tra le più elevate tra i Paesi membri del G20. Secondo David Scowsill: “Nel 2013, il contributo diretto di viaggi e turismo all’economia italiana è diminuito del 1,6%, eppure quest’anno le previsioni per il settore sono in crescita e superiori agli altri comparti dell’economia italiana”. 

Futuro in crescita

Crescere con il turismo

Il 2014 dovrebbe essere migliore. Il contributo del settore viaggi e turismo è previsto in crescita del 2,1%, con un distacco di 1,9 punti percentuali rispetto alla crescita economica globale. Sostiene Scowsill: “Il 2013, in Europa, è stato un anno molto variegato. Paesi come Russia, Turchia e Gran Bretagna hanno registrato una crescita positiva. Le misure all’insegna dell’austerity adottate in alcuni Paesi membri del G20 come Francia, Germania e Italia, hanno invece inciso negativamente su viaggi e turismo. Comunque, ora che il recupero nell’Eurozona risulta avviato, un numero maggiore di cittadini europei dovrebbe effettuare viaggi nazionali e regionali, nel corso dell’anno”.
Pertanto, il consiglio al governo italiano è quello di avviare iniziative per incrementare il contributo economico di viaggi e turismo nel Paese, aumentando così anche il numero di posti di lavoro. “Il settore viaggi e turismo è una fabbrica di posti di lavoro straordinaria, soprattutto tra i giovani – aggiunge il p
residente e amministratore delegato WTTC -. Una componente cruciale della popolazione, visti gli alti livelli di disoccupazione giovanile. Il governo italiano dovrebbe concentrarsi sulla promozione di politiche in grado di garantire all’Italia un aumento degli arrivi di turisti internazionali, delle strutture ricettive e dei posti di lavoro”.

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Grande contributo all’occupazione

Crescere con il turismo

La ricerca del WTTC evidenzia anche la portata del settore viaggi e turismo in tutto il mondo. Il contributo del settore all’economia globale nel 2013 è stato di 7mila miliardi di dollari e si prevede che crescerà ancora del 4,2% nel 2014, è stato pari a Sono 266 milioni di posti di lavoro creati (l’8,9% dell’occupazione totale) inclusi quelli supportati indirettamente. In pratica un posto di lavoro su 11 rispetto a tutti quelli esistenti sul pianeta. Concludendo, Scowsill ricorda ai governi la necessità di attivarsi: “Anche le previsioni del settore per i prossimi dieci anni sono estremamente favorevoli, con tassi di crescita previsti superiori al 4% annuale. Un valore che continua ad essere più elevato rispetto ai tassi di crescita di altri comparti economici. Sfruttare le opportunità di questa crescita richiederà sicuramente alle autorità presenti nelle destinazioni di viaggio e a livello regionale, in particolare a quelle nei mercati emergenti, la creazione di un clima commerciale favorevole per gli investimenti nelle infrastrutture, nonché un supporto di risorse umane necessario per consentire un’industria turistica di successo e sostenibile. A livello nazionale, i governi possono anche fare molto per adottare regimi dei visti più aperti e per applicare politiche di tassazione intelligenti, anziché penalizzanti. Se vengono implementate le misure giuste, il settore viaggi e turismo può costituire una risorsa straordinaria”.

Il Rapporto 2014 sull’impatto economico coinvolge 184 Paesi e 24 Regioni geografiche ed eonomiche. Si può trovare online su: www.wttc.org/research

(20/03/2014)

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