Mercoledì 24 Aprile 2024 - Anno XXII

Fra poco, il mondo sportivo arriverà e i Greci avranno concluso, non senza il fiatone, la loro personalissima “gara” per arrivare a “fare” tutto prima dei Giochi. Un momento atteso da più di un secolo

La stazione Aghios Ioannis
La stazione Aghios Ioannis

A meno di non essere tedofori o maratoneti alle prossime Olimpiadi, quelle che iniziano il 13 agosto di quest’anno e tornano nella loro culla naturale dopo più di cento anni, ci si potrà andare in metropolitana.
Dei tanti cambiamenti che Atene, città scelta per ospitare i giochi olimpici del 2004 ha messo in cantiere, la nuova metropolitana è senza dubbio il più evidente.
Tre linee nuove fiammanti, con carrozze comode e stazioni iper-moderne, la voce registrata di una gentile signorina che annuncia fermate altrimenti incomprensibili per chi non mastica il greco moderno, un sistema di biglietti decisamente economico rispetto agli standard europei (70 centesimi la corsa, 2,90 Euro il “pass” giornaliero), treni che passano con notevole frequenza e stazioni arredate secondo il gusto contemporaneo, che pretende bellezza oltre che funzionalità.

Stazioni del Metro “firmate”

Statue greche alla fermata Acropoli
Statue greche alla fermata Acropoli

Il ritratto formato gigante di Maria Callas nella stazione di Megaron, arte contemporanea in quella di Omonia, statue greche in quella dell’Acropoli. Alcune stazioni poi sono state arredate con teche che mostrano i reperti archeologici venuti alla luce durante gli scavi per la costruzione della metropolitana e l’intera struttura di Attiko Metro diventa così un museo sotterraneo strabiliante.
Alla nuova metropolitana ateniese non manca proprio nulla, se non, forse, un po’ di passeggeri in più: perfino nelle ore di punta a bordo non c’è questa gran folla e per ora sui treni passano quattrocentomila persone al giorno; non un granché se si calcola che gli abitanti superano i quattro milioni. E sì che Atene è una delle città più trafficate d’Europa e il metro, se maggiormente utilizzato, potrebbe davvero alleggerire quel caos di auto e taxi che ogni giorno percorrono le arterie più battute contribuendo a piazzare Atene tra le città più inquinate d’Europa.
Ma tant’è. Come ogni novità, anche quella della metropolitana ha bisogno dei suoi tempi per entrare nel cuore degli abitanti. Di sicuro, però, piacerà ai turisti e a tutti coloro che, per spirito sportivo o semplice curiosità, affolleranno la città nelle due settimane dei Giochi.

LEGGI ANCHE  In Austria a Pasqua è grande musica

Gare fra i luoghi della storia

Gianna Angelopoulos-Daskalaki
Gianna Angelopoulos-Daskalaki

La cerimonia inaugurale è stata fissata per il 13 agosto, quella di chiusura per il 29 dello stesso mese. In mezzo, centinaia di sfide agonistiche, alcune delle quali promettono emozioni al di là del risultato.
Per esempio, la maratona seguirà esattamente la rotta che Filippide percorse nel 490 d.C. per portare agli ateniesi la notizia della vittoria sulla Persia e terminerà nell’antico stadio olimpico, lo stadio di Pericle, dove nel 1896 vennero celebrate le prime olimpiadi dell’era moderna. E le gare su due ruote avranno luogo sotto il Partenone, dove è stata tracciata la pista ciclabile. Insomma, un mix di mito e modernità che non potrà non emozionare quanti vi parteciperanno, anche solo come spettatori e del quale Gianna Angelopoulos-Daskalaki, la tenace e combattiva presidentessa del Comitato Olimpico, ha fatto il suo cavallo di battaglia.
“Le olimpiadi al loro posto”, recita più o meno lo slogan di questi giochi. E dentro c’è tutto lo spirito di rivalsa della città che si è vista scippare le olimpiadi del 1996, quelle che avrebbero celebrato il centenario, dai dollari di Atlanta e delle sue major. Ma se nessuno mette in dubbio il mito, quanto alla modernità c’è ancora un bel po’ da fare.

Condividi sui social: