Giovedì 28 Marzo 2024 - Anno XXII

Agriturismo alla cubana

Turismo sostenibile, incontri con contadini, visite a fabbriche di tabacco o di cacao, ma anche percorsi a piedi o a cavallo tra una natura che emoziona. Tutto questo, nella Cuba meno conosciuta e più vera

Agriturismo alla cubana

Stanchi dei soliti viaggi? Sfiniti dalle visite ai musei? Rassegnati all’eccitazione dei villaggi turistici?
Arriva un momento in cui la vacanza sembra sempre uguale, ovunque ci si trovi. Si sente il bisogno di qualcosa di più semplice, di meno artefatto, di maggiormente vicino a quella che dovrebbe essere una vita genuina, in armonia con i cicli biologici, con i ritmi della natura e nel pieno rispetto dell’ambiente circostante.
Ma il problema è: dove andare?

Nell’Isla Grande, naturalmente!

Agriturismo alla cubana

Non è una battuta. Così come c’è una Cuba che per moltissimi europei è diventata una seconda pelle, ne esiste un’altra poco nota al grande pubblico.
E’ la Cuba dell’agriturismo, fatta di passeggiate tra i boschi, arrampicate nei sentieri della Sierra. Quella che invita a conoscere la via del tabacco, a programmare escursioni in bicicletta o a cavallo per scoprire fauna e flora endemici, la Cuba che svela i propri giardini botanici e altro ancora.
Questa Cuba esiste da lunga data, ma solo di recente è entrata nel circuito turistico: “Non è che abbiamo deciso solo ora di aprire all’agriturismo: questa attività esiste da tempo, ma solo adesso abbiamo pensato che potesse risultare gradita anche a coloro che non siano i semplici “aficionados” cubani e che, soprattutto, avvertano il desiderio, quasi il bisogno, di stare a contatto con la natura”, spiega Orlando Sotolongo, schivo e gentile, dagli occhi azzurri come il mare che circonda la sua isola.

Costruzioni diverse e isolate

Agriturismo alla cubana

Sotolongo è responsabile della promozione per il Catec, l’organizzazione che si è data il compito di far conoscere abitazioni rurali, piccoli alberghetti, fattorie, aziende agricole. In Italia siamo abituati a luoghi di agriturismo che circondano per lo più case contadine. A Cuba, in genere, i luoghi di accoglienza sono piccole costruzioni con circa una decina di stanze, attrezzate con bar e ristorante e, in molti casi, dotate di piscina.
La caratteristica comune è che sono fuori dai tradizionali circuiti turistici e offrono la possibilità di visite e di incontri con il mondo rurale, con le fabbriche di tabacco, con le imprese contadine, oltre che istruttive escursioni ecologiche completate da passeggiate a piedi o a cavallo; in mezzo al verde.
Onestamente la casa meno “campagnola” è a La Habana: un piccolo albergo appena dietro l’aeroporto, a Santiago de Las Vegas, ma vicinissimo all’orto botanico in cui crebbe Italo Calvino. E’ comunque un posto tranquillo, con appena quattordici stanze (singole, doppie e quadruple), oltre che con servizio ristorante, caffetteria e salone per incontri.

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Ci sono “Casas” per tutti i gusti

Agriturismo alla cubana

“In alcune province abbiamo anche degli alloggiamenti campestri ma, per lo più, le installazioni sono “Casas de Descanso” (case per il riposo) con diversi livelli di comfort, ma senza lusso, per circa una decina di persone”, spiega ancora Orlando Sotolongo che cita, come esempio, la Casa de Descanso di Baconao, nell’omonimo parco orientale, a quasi sessanta chilometri da Santiago de Cuba, a ridosso del mare e la possibilità di camminate sino alla Gran Pietra, dalla quale si intravede Haiti. Sono dei bungalow, parte in legno e parte in muratura, entrambi con il tetto in tegole a una o due stanze, bagni in comune e una bellissima piscina sotto gli alberi. Stanze con bagno sono invece a Villa la India, fuori dalla città di Camagüey che, all’occorrenza, si può trasformare anche in un centro convegni con una capacità massima di centocinquanta persone.
Gli appassionati di snorkeling, invece, potranno trovarsi benissimo al Centro La Cubanita, tra Playa Larga e Paya Giron (conosciuta come Baia dei Porci): ci sono trentun bungalow doppi e il fascino sta tutto nelle vicinanze delle spiagge, dove si possono trovare meravigliosi rametti di corallo leggeri come veli o ciottoli dagli intarsi incredibili, come se la natura avesse voluto sbizzarrirsi in delicate sculture. Proprio lì in zona, inoltre, c’è La Peninsula di Zapata (Riserva della Biosfera): Guamà, con la bella laguna dei coccodrilli e la Grotta dei pesci, una piscina naturale in mezzo al bosco dove si può nuotare in compagnia di pesci tropicali dai colori sfavillanti.

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Per chi, al contrario, predilige l’agriturismo classico e ha voglia di conoscere da vicino la vita nei campi, c’è Los Molinos, nella provincia di Sancti Spiritu, al chilometro quarantuno della strada che va dal capoluogo a Trinidad, nella zona montagnosa della regione. “Sicuramente qui si trova l’agriturismo come quello italiano”, dice Orlando.
La casa è tipicamente contadina, costruita in legno e con il tetto in guano e quattro stanze con bagno; c’è persino l’aria condizionata, per chi soffre troppo il caldo Nella fattoria si allevano animali in completa libertà. Tutto attorno c’è vegetazione: duecentosessantotto ettari di piantagioni forestali.
Si mangia tutti assieme, con i prodotti dei campi e le bestie allevate nella fattoria; un’occasione in più per conoscere la cucina tipica locale, rimpiazzando la gastronomia internazionale dei grandi alberghi.

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Si può diventare “contadini”, se lo si desidera

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Ma l’aspetto più interessante, secondo il responsabile del Catec è che qui si può imparare a diventare contadini per davvero: “E’ possibile partecipare alle attività dell’azienda agricola, con la preparazione della terra secondo i metodi tradizionali, passando poi alla semina e al raccolto; c’è qualcuno che insegna anche a nutrire e a governare i differenti animali domestici e quelli da lavoro, magari proponendo esercizi di mungitura delle mucche”.
Per chi invece vuole dedicarsi al riposo o alle passeggiate sono previsti percorsi ecoturistici, safari fotografici, feste e giochi tipici dell’ambiente contadino.
A Los Molinos, spiega Sotolongo, cè una possibilità in più; una vera chicca: “da questa azienda si può anche compiere una bellissima escursione “por la ruta de la cascada”, un giro a cavallo di circa un’ora che porta appunto alle cascate dove si può fare il bagno, sostare presso le comunità contadine e mangiare vero cibo “criollo”; il tutto, con le stimolanti musiche locali”.

Agriturismo alla cubana

Il responsabile commerciale del Catec assicura che, comunque, anche senza programmi ricchi come questo, in tutte le varie strutture agrituristiche sono previsti incontri con chi lavora in campagna e splendide passeggiate alla scoperta di quella Cuba bella e poco frequentata dal turismo di massa.
“Le nostre soluzioni sono per tutti i gusti: oltre a quelle di cui abbiamo già parlato ce ne sono moltissime altre, come El Caney, vicino a Villa Clara, con ristorante e piscina, oppure El Cangrejo, nella strada per Gibara (dove si tiene il festival del Cinema povero) che può accogliere sino a trenta persone e dove c’è anche un gruppo musicale che trasforma ogni serata in una festa. Ancora: la Villa Forestal, nella Playa Juan Vincente, nel municipio di Mayari, sulla costa nord, molto vicino al mare e con una spiaggia tutta speciale dalla sabbia grossolana e scura”.
Orlando è entusiasta delle varie opportunità e continua con un elenco che abbraccia tutta l’isola, da Pinar del Rio a Guantanamo.

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Vita sana e serena per pochi Dollari

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Alla fine, estrae l’asso dalla manica: i prezzi. ” Queste offerte sono per un turismo che vuole stare a contatto con la natura, che ama le escursioni e che si adatta ad alloggi belli e puliti, ma non certo a cinque stelle”.
Il prezzo va di conseguenza: la mezza pensione è attorno ai venti dollari, mentre il mangiare in zona è sui sei dollari. Questi prezzi non sono tassativi, anche perché sono poi i tour operator, che per l’Italia è Havanatur, a definirli con precisione. Oltre al prezzo, estremamente abbordabile, tutti i programmi di vacanza si basano sui principi del turismo sostenibile con l’uso razionale delle risorse locali:
“Ci proponiamo anche una funzione didattica e informativa” conclude Sotolongo “cercando di trasmettere il messaggio che è indispensabile preservare, a beneficio delle future generazioni, il paradiso delle nostre ricchezze naturali, patrimonio di tutti e non solo nostro. Per questo ci stiamo impegnando a sviluppare forme di turismo sostenibile nel bel mezzo dei Caraibi”.
Insomma. Una Cuba a poco prezzo, in mezzo alla natura, con cibi genuini e nel pieno rispetto dell’ambiente: cosa chiedere di più a una vacanza?

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